Fauna
Dalla ricerche effettuate e dai documenti a disposizione, nella valle del Misa risultano essere presenti più di 150 specie di Vertebrati e, tra i vegetali “superiori”, oltre 700 specie.
Nonostante il bacino idrografico risulti essere fortemente antropizzato, la presenza nella vallata di specie animali, anche piuttosto significative per la nostra regione, è da ritenersi sorprendentemente sufficiente. Un’analisi completa ed esaustiva della stato attuale della fauna che vive nell’ecosistema del fiume Misa non è stata ancora compiuta, mancando tra l’altro dati validi in letteratura riguardanti la nostra regione.
E’ inoltre molto importante sottolineare lo stretto legame che esiste tra fauna, vegetazione e geomorfologia dei vari biotopi individuabili nel territorio vallivo, segno inequivocabile della forte interdipendenza “specie-ambiente”: dalla comparazione dei dati ricavati dallo studio della fauna e della flora si evince un fatto molto importante, e cioè che la presenza di un certo tipo di vegetazione da la possibilità ad alcune specie animali di potervisi insediare.
Questo vale anche per il bacino del fiume Misa, sebbene siano poche le aree con sufficiente variabilità morfologica: ciò significa che l’indice di diversità biologica risulta essere piuttosto basso, con la netta dominanza di alcune specie (quelle che si sono meglio adattate ai cambiamenti apportati dall’uomo, come la Cornacchia grigia e la Volpe, tanto per citare due specie ben conosciute ed altrettanto denigrate, spesso ingiustamente) su tutte le altre.
Dal punto di vista qualitativo è stata accertata, tra i Mammiferi, la presenza di Tasso (Meles meles), Istrice (Hystrix cristata), Riccio (Erinaceus europaeus), Volpe (Vulpes vulpes), Talpa (Talpa caeca) e di alcuni rappresentanti delle famiglie dei Chirotteri (pipistrelli), Microtidi (arvicole) e Muridi (topi). Tra i Rettili la Biscia dal collare (Natrix natrix) ed il Biacco (Coluber viridiflavus) sono le specie più comuni, mentre tra gli Anfibi cercano di resistere il Rospo comune (Bufo bufo), la Raganella (Hyla intermedia) e la Rana verde (Rana kl. ‘hispanica’). Raro ed estremamente localizzato il Rospo smeraldino (Bufo viridis). Potenzialmente l’area potrebbe ospitare anche il gruppo degli Anfibi Urodeli (salamandre e tritoni), ma la quasi totale assenza di pozze naturali, piccoli stagni privi di ittiofauna e vasche di raccolta dell’acqua ne impedisce la diffusione.
Variegata la presenza di avifauna residente, nidificante, svernante e migratoria: tra i rapaci notturni Barbagianni (Tyto alba), Civetta (Athene noctua) ed Assiolo (Otus scops) frequentano con assiduità l’area oggetto di studio, mentre la Poiana (Buteo buteo) ed il Gheppio (Falco tinnunculus) sovente volteggiano nella campagna circostante. Di notevole interesse naturalistico la presenza dell’Airone cenerino (Ardea cinerea), sulla cui nidificazione nel bacino del Misa vi sono ancora seri dubbi, e del Martin pescatore (Alcedo atthis), mentre Upupa (Upupa epops), Averla piccola (Lanius colliuro), Usignolo (Luscinia megarhynchos) e Scricciolo (Troglodytes troglodytes) sono stati osservati come nidificanti. In prossimità della confluenza tra Misa e Nevola tra il 1998 ed il 2003 era stato segnalato anche il raro Picchio rosso maggiore (Picoides major), ma i recenti lavori di manutenzione del fiume (2003-2004) hanno compromesso l’area eliminando alberi maturi e legname secco.
Il gruppo dei pesci (osteitti) è fortemente limitato dal regime prettamente torrentizio del Misa, che nella stagione calda in più punti si presenta in stato di magra o di secca. Generalmente nelle sue acque è possibile rinvenire il Cavedano (Leuciscus cephalus), la Tinca (Tinca tinca), l’Alborella (Alburnus alburnus alborella) e poche altre specie autoctone.
Assai variegato e per nulla studiato è, invece, il folto gruppo degli invertebrati terrestri ed acquatici, per la cui distribuzione nella vallata del Misa auspichiamo futuri studi specifici.
di David Fiacchini
Nota bibliografica
Tutte le informazioni qui riportate sono tratte dalle seguenti pubblicazioni:
– Fiacchini D., 1999 – Stato dell’ambiente del bacino del fiume Misa (Marche centrali). Provincia di Ancona, Assessorato alla Tutela dell’Ambiente. Casa Editrice Nuove Ricerche, Ancona, pp. 208
– Fiacchini D., 2001 – Contributo alla conoscenza dell’impatto delle infrastrutture viarie sulla piccola fauna (vertebrati).Biologi Italiani, 8, p. 15-19
– Fiacchini D., 2003 – Atlante degli Anfibi e dei Rettili della Provincia di Ancona. Provincia di Ancona, Assessorato all’Ambiente. Casa Editrice Nuove Ricerche, Ancona, pp. 128
– Fiacchini D. & Foglia G., 2003 – Biotopi d’acqua dolce: manuale didattico per conoscere le nostre aree umide interne. Edizioni Tecnostampa, Ostra Vetere, pp. 48
– Fiacchini D. & Foglia G., 2003 – Primi interventi di conservazione attiva per la piccola fauna delle Marche. Le Scienze Naturali nella Scuola, Bollettino ANISN, Napoli, Anno XII, n.21 (Aprile 2003), p. 51-58