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7 Campagna scavi a Madonna del Piano di Corinaldo

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Lunedì 18 giugno sono ripresi, per il settimo anno consecutivo, gli scavi archeologici nella chiesa della Madonna del Piano presso Corinaldo.
L’edificio ecclesiastico, anticamente noto come chiesa di S. Maria in Portuno, è oggetto di indagine dal 2001 grazie ad una convenzione tra diversi soggetti istituzionali che si occupano, a vario titolo, del monumento: il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, la Soprintendenza Archeologica per le Marche, il Comune di Corinaldo e la Parrocchia di S. Pietro Apostolo.

Quest’anno le indagini si stanno concentrando sul lato nord della chiesa, all’interno di un piccolo campo sportivo sorto in corrispondenza della navata laterale dell’edificio, crollata in antico: gli scavi porteranno in luce, finalmente, la pavimentazione della navata laterale della chiesa nonché una parte della sottostante cripta, già intravista durante le passate campagne di scavo.
Allo scavo, diretto sul cantiere da Giuseppe Lepore e Tommaso Casci Ceccacci del Dipartimento di Archeologia di Bologna, partecipano numerosi studenti delle Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali (sede di Ravenna) e di Lettere dell’Università degli Studi di Bologna, ai quali il Comune di Corinaldo, come ogni anno, assicura vitto e alloggio: grazie e questa attività pratica gli studenti possono completare la loro formazione teorica con lo scavo stratigrafico, con lo studio degli elevati (la cosiddetta "archeologia dell’architettura"), con le nuove tecniche di documentazione dello scavo e con lo studio dei materiali.
Dopo lo scavo saranno subito avviati i lavori di restauro delle strutture venute in luce: e questo è uno dei punti di forza del "Progetto S. Maria in Portuno". Il nostro scavo archeologico, infatti, è sempre congiunto al restauro e alla copertura dei resti antichi, per permetterne la conservazione nel tempo e l’immediata fruizione da parte della collettività. La Soprintendenza Archeologica per le Marche, infatti, che da sempre è in prima linea sul problema della conservazione e della valorizzazione del patrimonio antico, ha finanziato da subito il restauro e la musealizzazione dei sondaggi eseguiti nella chiesa di S. Maria in Portuno. Ad oggi tutto ciò che è stato scavato è perfettamente visitabile e, grazie ad un contributo della Nuova Lim di Fano, è stato aperto, nel 2005, anche un piccolo antiquarium, annesso alla chiesa, che continua a dare lusinghieri risultati di afflusso di pubblico, anche durante la stagione invernale.

Per un mese, ogni venerdì, al termine dello scavo (alle 17,00 circa), sarà effettuata una visita guidata per illustrare le novità emerse durante i lavori, che potranno anche essere consultate sul sito www.santamariainportuno.it già attivo da un mese. Il nuovo sito internet, infatti, rappresenta una delle più interessanti novità di quest’anno, poiché mette in atto una sperimentazione che prevede la messa in rete e la consultazione dei dati di scavo in tempo reale nel web.

Sono infine previste alcune conferenze su temi archeologici, che verranno effettuate la sera nei locali della chiesa della Madonna del Piano, che conferma, anche in questo modo, la sua vocazione di "polo culturale" del Parco Archeologico "Città romana di Suasa" all’interno della valle del Cesano.

Giuseppe Lepore
www.archeologia.unibo.it

//www.santamariainportuno.it

//www.comune.corinaldo.an.it
mailto:comune.corinaldo.@provincia.ancona.it

Redazione Valmisa
Pubblicato Lunedì 25 giugno, 2007 
alle ore 16:30
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