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A Corinaldo la manifestazione del 2 giugno

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E’ stata festeggiata un forma solenne la ricorrenza della proclamazione della Repubblica. Dopo la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti, i partecipanti in corteo si sono portati presso il Teatro Comunale “Carlo Goldoni”, per concludere la cerimonia. La manifestazione è iniziata con l’Inno Nazionale suonato dalla banda musicale diretta dal m° Alberto Allegrezza e cantato dalla corale “Piero Giorgi” diretta dal m° Mauro Porfiri. Il sindaco Livio Scattolini, prima del saluto, ha voluto ricordare con un minuto di raccoglimento una persona che ci ha lasciato, un caro amico e valido collaboratore: Ivano Tinti.

Il sindaco ha proseguito dicendo: “Saluto e ringrazio per la presenza, le autorità civili e militari, i componenti del Consiglio Comunale appena eletti, le associazioni dei combattenti, i rappresentanti dei partiti politici, la Corale Piero Giorgi, il Corpo Bandistico Città di Corinaldo.
Un saluto particolare ed un ringraziamento speciale per la presenza, ai rappresentanti delle Scuole di Corinaldo; verso di voi, che siete il futuro non solo di Corinaldo, si riversa il nostro impegno civile e morale, nel farvi conoscere e comprendere chi siamo, da dove veniamo e quale strada stiamo percorrendo.
In questo Teatro, vero cuore pulsante della nostra comunità, da poco riconsegnato alla visione e alle emozioni di tutti noi, qui, oggi celebriamo la Festa della Repubblica.
Sessantuno anni fa un’Italia piena di rovine, affamata, smarrita, con comunicazioni precarie o inesistenti, si preparava ad una scelta fondamentale: mutare la sua forma istituzionale, ponendo le basi per la Carta Costituzionale.
Il 2 giugno dunque la Festa della Repubblica, della scelta referendaria della forma istituzionale del nostro Paese.
Una Festa in cui a farsi sentire non è solo la voce e la gioia della comunità che vive ed opera nei confini dell’Italia, ma anche della più larga comunità italiana sparsa per il mondo, veicolo dà e verso la madre Patria, di ricchezza, di cultura, di conoscenza, di prestigio.
C’è sempre un tempo per tutte le cose: oggi lasciamo da parte le iniquità e le sterili preoccupazioni di tutti i giorni e riaffermiamo i valori che persegue la nostra Repubblica, nel giorno solenne in cui rivivono le memorie nazionali e patriottiche, il ricordo delle donne e degli uomini che hanno costruito l’Italia, attraverso lotte e sacrifici, testimoniando la continuità della Nazione.
Una continuità che ha saputo superare e vincere anche la più grave frattura della nostra storia, perché mai è venuto meno, dal Risorgimento ad oggi, il senso profondo della Patria, che ha poi consentito, nella Repubblica democratica, la piena pacificazione di tutti gli Italiani.
In questi sessantuno anni, l’Italia è cresciuta nella libertà più che in qualsiasi altra epoca della sua storia, raggiungendo più di quanto è stato sognato nel primo periodo di giovinezza della nostra Repubblica.
Mi rivolgo in modo particolare, a voi care ragazze e cari ragazzi che quest’ anno entrate nella maggiore età, a Voi, a conclusione di questa giornata consegnerò il testo della Costituzione italiana, un libro che racconta chi siamo, da quale storia veniamo, di quali diritti inalienabili siamo titolari.
Questo documento così importante è stato scritto, discusso ed approvato da donne e da uomini che avevano attraversato vite a rischio, ed avevano imparato, a proprie spese, quanto costa perdere i propri diritti di cittadino e la propria libertà individuale.
Articolo per articolo la Costituzione ci indica i valori, gli ideali e le regole con le quali un Paese salva e preserva la democrazia e la libertà.
In questo libro ci sono scritti i doveri e i diritti fondamentali, al rispetto dei quali, ogni cittadino deve sentirsi impegnato; è il testo che contiene i valori fondanti della nostra Comunità Nazionale.
Conoscerlo, rispettarlo e difenderlo, è il gesto più elevato di rivendicazione della nostra dignità di cittadini liberi.
Conservatelo come un bene prezioso, attingete ad esso come strumento capace di farvi crescere con il pane della consapevolezza e dei diritti civili.
Dentro questo libro, sono custodite le risposte ai vostri dubbi sui diritti e sui doveri, sulla pace e sulla guerra, sulla scuola e sul lavoro, sulla giustizia, sulla libertà e sulla democrazia.
Vi invito a leggerlo perché sono certo che troverete molte riposte e tra queste la più importante: quanto sia preziosa la pienezza della vostra persona.
Oggi ci stringiamo intorno alle Istituzioni della Repubblica, ai valori di una Costituzione, lungimirante e saggia, nobile frutto di quella stagione di straordinaria rinascita, che prese le mosse dalla guerra di Liberazione.
Penso a Voi giovani, ragazze e ragazzi, che chiedete alle Istituzioni, alle vostre famiglie, occasioni per impegnarvi, che desiderate operare per il bene comune. In Voi trovo speranza, anzi, certezza. E’ vostro il progetto di una gioventù che non concepisce barriere allo scambio fra i popoli, che pensa il proprio destino intrecciato a quello dei giovani degli altri Paesi europei. Per questo, e non solo, l’Italia deve dare ora maggior spazio ai giovani, in tutti i settori della vita civile: nell’impresa, nelle amministrazioni pubbliche, nella scuola, nell’università, nella politica. C’è bisogno di nuove energie, di un rinnovo che valorizzi appieno le potenzialità delle nuove generazioni. C’è bisogno di passione civile che animi ciascuno di noi, giovani e meno giovani, nel proprio operare quotidiano. Bisogna scuoterci di dosso quel torpore che si è largamente diffuso, rifuggire dalle sottili dispute che consumano la vita quotidiana. Oggi è la festa degli Italiani, è il nostro compleanno comune. Trascorriamola in serenità con gli amici, con la famiglia; anche questo ci aiuterà ad operare per il bene della nostra amata Patria. Viva la Repubblica! Viva l’Italia!”. Dopo l’intervento del sindaco, il Gruppo Corale “Piero Giorgi” ha eseguito canti tradizionali della prima e della seconda guerra mondiale.

dal Comune di Corinaldo
www.corinaldo.it

Redazione Valmisa
Pubblicato Lunedì 4 giugno, 2007 
alle ore 15:56
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