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Arcevia, una domenica andando a polenta

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“Oggi la vera polenta non esiste quasi più perché sono venute a mancare le premesse: dalla coltura del mays tradizionale, alla macinazione nei mulini dove i cilindri hanno sostituito la pietra fino alle qualità organolettiche dei mays modificati nel tempo per conseguire una maggiore produzione unitaria. Il reperimento della farina da polenta è pressoché impossibile. Anche nella preparazione domestica non sempre si usa il paiolo di rame, si fa cuocere a lungo, si adoperano piatti di legno. Preparare la polenta era un rito quasi sacro e gioioso ma anche impegnativo”.
Ermanno Olmi, il famoso regista “dell’Albero degli Zoccoli”, così di recente su un grande quotidiano nazionale ricordava con nostalgia l’arte della polenta.

Per non perdere questa tradizione culinaria, su iniziativa dell’Amministrazione comunale di Arcevia e della Pro Loco, l’azienda agricola Montalbini ha messo a coltura, per la prima volta nel 2005, il “mays tradizionale a otto file” nella frazione di Magnadorsa, mentre la macinazione a pietra viene fatta nello storico mulino ad acqua sul fiume Misa della famiglia Spoletini.
La farina di “Mays a otto file di Roccacontrada” dal nome antico di Arcevia, sposa il tartufo di Acqualagna, il formaggio di fossa di Talamello e il Lacrima di Morro d’Alba in un percorso enogastronomico di grande qualità, teso alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio marchigiano. Nata lo scorso anno, la manifestazione organizzata dall’Amministrazione comunale di Arcevia e dall’Associazione Turistica con il nome “Una domenica andando a Polenta”, cresce e guarda oltre i confini arceviesi per aprirsi alle eccellenze della produzione regionale.
“E’ proprio con l’intento di promuovere i prodotti del territorio che” spiega il Sindaco di Arcevia Silvio Purgatori “abbiamo promosso un gemellaggio enogastronomico con Acqualagna per il tartufo, Talamello per il formaggio di fossa e Morro d’Alba per il Lacrima. In questa logica ospitiamo alla nostra manifestazione le delegazioni dei Comuni ed i loro prodotti. Successivamente Arcevia ed il suo mays saranno presenti agli eventi che verranno organizzati dagli enti locali con cui ci siamo gemellati. Il tutto valorizzando le sinergie e cercando di fare sistema nel far conoscere i nostri giacimenti enogastronomici”.
Ad Arcevia la domenica scelta per “andare a polenta” è l’11 febbraio. “In questa giornata “afferma il Presidente della Pro-Loco Alfiero Verdini” i ristoratori che hanno aderito all’iniziativa presenteranno, ad un prezzo fisso concordato, le loro prelibatezze, realizzate con la farina del mays a otto file di Roccacontrada, facendo felicemente incontrare tradizione e innovazione gastronomica. Per la prima volta sarà possibile gustare il “Pandolce di Roccacontrada”, dolce prodotto con la farina di mais a otto file dal panificio Pagnani di Arcevia”.
“Questa iniziativa” conclude il Sindaco Purgatori” rientra nel progetto di recupero degli antichi mays delle Marche e delle loro farine, predisposto dall’Università Politecnica delle Marche, facoltà di agraria di Ancona insieme alla Regione Marche, alla Provincia di Ancona, all’Assam e alla Comunità Montana Esino-Frasassi.
“Una Domenica andando a polenta” è organizzata in collaborazione con la Cooperativa servizi culturali Eidos e l’associazione Slow Food dei Castelli di Jesi.
La giornata sarà aperta alle ore 9.30 con un convegno organizzato dalla CIA Marche dal titolo “Aspetti Scientifici ed Agronomici della coltura del Mais da Polenta” presso il Centro Culturale San Francesco. Dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.30 presso il Palazzo dei Priori mercatino dei prodotti tipici presenti alla manifestazione. Alle ore 17, infine al Teatro Misa è in programma lo spettacolo “Un serata tra musica e cabaret” al quale parteciperanno il Cabarettista Roul Maiuli, il pianista Gabriele Esposito e la cantante Veronica, conduce Paolo Notari

dal Comune di Arcevia
www.arceviaweb.it

Redazione Valmisa
Pubblicato Martedì 6 febbraio, 2007 
alle ore 16:40
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