Ostra vetere:Storia
Anticamente Ostra Vetere era denominata Montenovo e le sue origini risalgono probabilmente al paleolitico; a tal proposito vi sono molte testimonianze. Il centro storico ha l’ impostazione medievale:tre principali porte d’ingresso (Porta S.Croce, Porta Pesa e Porta Nuova) aperte sulla imponente cinta muraria e il tipico borgo. Sin dall’età preistorica Ostra Vetere costituì un canale di comunicazione che collegava l’area costiera adriatica con quella tirrenica attraverso le gole appenniniche.
Le prime testimonianze antiche ad Ostra Vetere sono state portate alla luce con i primi scavi, eseguiti nel 1903-1904, dai quali sono emersi edifici pubblici situati nei pressi del foro dell’antica città: alcuni resti di un tempio che s’innalza ancora oggi di circa 2 metri sulla superficie del terreno, il teatro avente un diametro di metri 45 circa, le terme ubicate in prossimità del fiume, di pianta sostanzialmente quadrata e con una fronte lunga metri 59, costituita da 12 ambienti con pavimenti in mosaico. Attualmente nell’impianto termale rimangono visibili solo tratti di muri perimetrali ed interni e i pavimenti a mosaico dei bagni e dello spogliatoio. Recentemente sono iniziati i lavori di consolidamento e restauro della pavimentazione delle antiche terme, dove sotto il pavimento a mosaico sono affiorate tracce cospicue di tre altri pavimenti più antichi rispetto a quello di superificie e che dovrebbero risalire al I, al II e al III secolo d.C.
Con l’arrivo dei Romani il paese venne colonizzato e fu cambiato il nome in Ostra che forse deriva da una radice indo-europea "Australis" che vuol dire "posto a sud", in riferimento proprio alla localizzazione nell’estremo settore meridionale del paese. Con la conquista romana si provvide anche a collegare Ostra V. ai centri urbani di “Sentinum” e “Sena Gallica” per mezzo di un diverticolo della via Flaminia tracciato lungo la valle del Misa. Il territorio ostrense fu ripartito ed organizzato in una centuriazione e alcune iscrizioni attestano la presenza di magistrati (duovir, sexvir), di corporazioni artigiane (collegium Fabrum e Centonariorum) e della pratica del culto religioso pagano e cristiano, testimoniato dall’esistenza di un vescovo di Ostra V. nell’anno 502.
Oggi Ostra si presenta come un paese con tradizioni agricole, culturali e storiche di rilievo, un vero e prorpio centro moderno con insediamenti produttivi notevoli.
Marianna Marano