Ostra, il CAG (e il bando per la sua gestione) a bordo del treno delle polemiche
E’ partito l’ennesimo treno della polemica. I controllori della minoranza, democraticamente invitati a svolgere il loro ruolo, continuano con superficialità, approssimazione e demagogia. Sotto la lente di ingrandimento degli Sherlok Holmes del gruppo “Progetto Ostra” c’è il centro di aggregazione giovanile e il relativo bando. Per sviluppare un territorio servono idee e cambiamento, altrimenti si sta fermi e ci si accomoda sul si è sempre fatto così. Questo è il principio che ha mosso l’Amministrazione a far redigere un bando che potesse arricchire l’offerta del Centro di aggregazione.
Nello stesso giorno in cui scadeva il termine per la presentazione della domanda al bando istituito per il Cag (SCARICA IL BANDO QUI), ovvero il 29/12/2014, l’Arca Volante, nella persona del proprio legale rappresentante Ramona Ragni, ha protocollato presso gli uffici apposita lettera nella quale veniva lamentato che “l’Associazione, essendo un’organizzazione di volontariato, non possiede i requisiti richiesti e pertanto è impossibilitata a partecipare“, senza specificare a quali requisiti si stesse facendo riferimento. E poiché, lo si ribadisce, il bando di gara non contemplava la sussistenza di requisiti che avrebbero avuto influenza sull’attribuzione di punteggio; né requisiti che sarebbero stati preclusivi per la partecipazione alla stessa, si è ritenuto che il generico riferimento al non possesso di requisiti richiesti, contenuto nella lettera protocollata, fosse da attribuirsi alla documentazione, richiesta a pag. 5 del bando alla voce “Requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-professionale per la partecipazione alla gara“, da allegare alla domanda di partecipazione, prevista, questa sì a pena di esclusione, riguardante la dichiarazione, rilasciata da due istituti bancari, attestanti “che l’impresa è economicamente e finanziariamente solida ed affidabile, gode della piena ed incondizionata fiducia dell’Istituto ed è quindi in grado di assumere i rischi di impresa connessi all’oggetto della gara“, documentazione puntualmente prodotta da altro partecipante addirittura di nuova costituzione e che, a maggior ragione, avrebbe potuto presentare l’Arca Volante.
E in tal senso si è risposto all’associazione che chiedeva chiarimenti, precisando, altresì, che “Non c’è stata, dunque, alcuna volontà di escludere nessuno, ma solo quella, legittima, di creare movimento propositivo attorno a un servizio che questa amministrazione pensa strutturato secondo le linee guida indicate nel bando stesso, stimolando la produzione di idee e attività nuove attraverso un sano concorrere di quanti interessati alla gestione del Cag“; e respingendo al mittente l’accusa mossa dall’associazione che chi aveva redatto il bando, ovvero i dipendenti comunali che appartengono al I settore (entrate, patrimonio e servizi alla persona), essendo a conoscenza di tale condizione, lo avessero redatto in modo tale da allontanare, di fatto, l’Arca Volante dal correre ovvero, in altre parole, lo avessero redatto con il chiaro intento di lasciarla fuori dai giochi.
Mentre il bando è stato impostato secondo le indicazioni di questa amministrazione che solleva da qualunque responsabilità i propri dipendenti, e di certo non con l’intento di fare “epurazioni” di sorta.
Ma ciò non è stato sufficiente a porre fine alla polemica, perché ora, invece, salta fuori che quei requisiti ai quali l’Arca Volante faceva riferimento nella propria del 29/12/2014, in realtà erano requisiti formali e burocratici di cui alla sezione “Documentazione richiesta per la partecipazione alla gara” indicata alle pagg. 5, 6 e 7 del bando e, per la precisione, ai punti 4 – 6 e 7 dello stesso.
Ora, che il versamento della cauzione provvisoria di € 1.077,46 (punto n. 4) lo si voglia far passare come un requisito ostativo sarebbe desolante, dato che la gara di appalto è stata istituita per complessivi € 53.873,00, quindi un minimo di investimento valeva la pena.
Per quanto riguarda il punto 6, ovvero l’obbligo di allegare alla domanda la “Ricevuta del versamento della contribuzione a favore dell’ANAC” (Autorità Nazionale Anticorruzione sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture), è davvero difficile credere che non ci sia strumentalizzazione dietro alla circostanza che non venga riportato per intero quanto risulta scritto sul bando, dove, come chi vorrà potrà leggere ora per proprio conto, è specificato che “l’operatore economico, in riferimento alla presente gara, E’ ESENTATO DAL VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO in quanto l’importo a base d’appalto è inferiore ad € 150.000,00“. Dunque i partecipanti alla gara non hanno dovuto effettuare nessun versamento a riguardo, né, tantomeno, allegare corrispondente ricevuta e ciò contrariamente a quanto viene furbescamente sostenuto.
Per il punto 7, relativo al Documento PassOE richiesto dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture(oggi ANAC) a partire dal 1° luglio 2014, ciò implica semplicemente che gli operatori economici che partecipano a delle gare si registrino sulla apposita Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP) mediante procedura informatizzata prevista sullo stesso sito dell’ANAC così da permettere alle stazioni appaltanti e agli enti aggiudicatori, in questo caso il Comune di Ostra, di verificare la sussistenza di quei requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativo ed economico-finanziario che sono gli stessi di cui alle pagg. 3-4-5 del bando con riferimento ai quali andava comunque prodotta documentazione cartacea, requisiti che l’Arca Volante possedeva.
Il Consiglio di Stato ha più volte ribadito che le associazioni di volontariato possono partecipare alle gare di appalto in quanto assimilate a imprese sociali, così come definite dal D.Lgs. 155/06(C.d.S. Sez. VI n. 387/2013; conforme C.d.S. Sez III n. 5881/12), e dunque anche queste, al pari delle persone giuridiche elencate all’art. 34 D.lgs. 163/2006(Codice degli appalti) sono soggette alla registrazione sul sito dell’ANAC. Né più, né meno.
Quindi se il Centro Servizi per il Volontariato, interpellato dall’Arca Volante, in data 19/12/2014 ha risposto a questa che il bando non andava bene per le associazioni di volontariato e neppure per gli enti no profit, ma solo per le cooperative e addirittura solo per quelle di un certo livello economico (e non si capisce come abbiano fatto a dire una cosa del genere visto che non veniva richiesto neppure un limite minimo di fatturato da superare e visto che ha partecipato alla gara una cooperativa di nuova costituzione), scoraggiandola dal partecipare, ha dato un consiglio fuorviante e se i rappresentanti dell’associazione fossero venuti presso gli uffici a chiedere informazioni, magari si sarebbe evitata questa auto-esclusione.
Non ci sono difficoltà, neppure da parte nostra, a dire le cose come stanno, senza passare per “ipocrisie e circonlocuzioni perbeniste“. E infatti siamo stati chiari sin dall’inizio con i rappresentanti dell’Arca Volante. La convenzione con quest’ultima, relativamente all’utilizzo dei locali siti presso il palazzo ex Conventuali, era scaduta da giugno 2014 e già a settembre 2014, il legale rappresentante era stata messa al corrente della volontà, da parte di questa Amministrazione, di procedere all’affidamento del servizio mediante gara: dunque né rimandi né promesse balbettate, ma sempre tanta, tantissima chiarezza.
Tale scelta per due ordini di ragioni:
1) oltre al Cag gestito dall’Arca Volante fino a giugno 2014, c’è stata la coesistenza di questo con altro servizio, incardinato presso i locali della biblioteca, consistente nel potenziamento al Cag, gestito dalla Cooperativa H muta, servizio che era stato messo in piedi mediante un finanziamento europeo che sarebbe terminato a fine gennaio 2015.
Di fronte a questa circostanza, volendo l’Amministrazione garantire ancora l’esistenza del Cag, ma non già in due sedi distaccate come era prima con due gestori, bensì unificando il servizio presso una unica sede e con un unico gestore e decidendo, al contempo, di investire complessivi €53.873,00 spalmati su tre anni sì da permettere al fornitore del servizio di improntare una programmazione nel tempo e di investire a sua volta nella propria attività, si è deciso di procedere con gara. Anche in considerazione del fatto che, per legge, gli affidamenti diretti sono possibili solo per somme non superiori ai € 40.000,00, che si riducono a € 20.000,00 stando al nostro regolamento comunale. Il Comune di Ostra, per il servizio Centro di Aggregazione Giovanile, effettuato dall’Arca Volante nel periodo compreso tra l’8 ottobre 2013 e il 06 giugno 2014, quindi per otto mesi, ha corrisposto all’Associazione € 13.569,00 a fronte di dieci ore settimanali di apertura, delle quali sette dedicate solo all’aiuto compiti, con un ritorno di circa € 1.500,00 in quanto il servizio era a pagamento. Contemporaneamente, per l’estendimento presso la biblioteca, per il 2014 avrebbe dovuto corrispondere € 16.954,00 (quindi sempre per otto mesi, visto che i Cag da metà giugno a metà settembre sono chiusi e a questo periodo si sommano ulteriori giorni di chiusura per ferie natalizie, pasquali e ad altre festività), che però, dato il finanziamento europeo, hanno pesato sulle casse comunali nella misura del 20%.
Ma a fine gennaio 2015 il finanziamento è terminato, quindi a voler comunque mantenere il servizio sia per la fascia di età tra i 6 e i 13 anni, che per quella tra i 14 e i 18 anni, si sarebbe dovuti partire, facendo una somma prettamente matematica, da un investimento annuo ben al di sopra di €18.606,00 come oggi previsto. Attualmente il Cag è aperto tutti i giorni per complessive 15 ore settimanali, quindi cinque in più rispetto a prima, e il servizio è completamente gratuito per gli utenti, con diversificazione delle attività che non sono più prettamente dedicate solo all’aiuto compiti.
2) La scelta dello strumento della gara, anzi, nello specifico, dell’offerta economicamente più vantaggiosa è stata dettata anche dal desiderio, come già sottolineato, di rivivacizzare un servizio che si era appiattito con possibilità di poter attribuire maggior peso all’offerta tecnica piuttosto che a quella economica.
Per quanto riguarda, poi, tutte le polemiche per la localizzazione del Cag presso l’attuale biblioteca di via del Teatro, si ribadisce, se non fosse chiaro, che il potenziamento era stato collocato in quei medesimi locali già a partire da inizio 2014 e in orari pomeridiani, anche se non tutti i pomeriggi data la concomitanza dell’altro Cag presso il palazzo ex Conventuali e dato che il potenziamento era rivolto ai ragazzini più grandi, mentre le attività dell’Arca Volante riguardavano i ragazzini più piccoli.
I locali della biblioteca constano di un ingresso, una saletta con pc, una sala di dimensioni medie (nella parte sinistra) e di due stanzette e un bagno (nella parte destra). Il potenziamento, gestito dalla Cooperativa H muta, prevedeva lo svolgimento delle proprie attività nella medesima sala più grande così come accade ora. Quindi chi andava a studiare presso la biblioteca studiava anche prima nelle altre due salette, dislocate in posizione diametralmente opposta. Dunque se gli schiamazzi dei ragazzini danno fastidio oggi, lo davano anche in passato.
Peraltro, se l’avviamento del potenziamento era stato possibile mediante il finanziamento europeo “Libera il tempo” riguardante la gestione del servizio, c’è da sottolineare che tutte le attrezzature attualmente presenti nei locali della biblioteca (tavoli, sedie, pc) sono stati acquistati mediante altro finanziamento europeo (la cui relativa domanda di accesso risale a circa cinque anni fa) finalizzato proprio all’acquisto di attrezzature DESTINATE AI CAG. Quindi che i locali della attuale biblioteca fossero stati pensati come sede del CAG e non già come biblioteca è piuttosto evidente! E’ il secondo servizio che è stato incardinato in luoghi preposti ad altro e non il contrario.
SCARICA IL BANDO cliccando qui (pdf – 524 KB)
dal Comune di Ostra
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