Cinoterapia alla casa di riposo “S. Maria Goretti” di Corinaldo
Dal mese di aprile, presso la Casa di Riposo “S. Maria Goretti”, è in corso una prova di approccio alla cinoterapia, grazie alla disponibilità e all’entusiasmo di Morena Mancini, addestratore cinofilo riconosciuto ENCI con oltre 10 anni di esperienza.
Martedì 14 si è svolto il primo incontro fra gli anziani ospiti della struttura e King, uno splendido cucciolo di American Bully: nonostante il suo aspetto poderoso, è un cane estremamente equilibrato, socievole e niente affatto aggressivo, caratteristiche tipiche di questa razza. Il primo incontro fra il cucciolo e gli anziani è stato decisamente positivo: quasi tutti gli ospiti della Casa di Riposo si sono dimostrati incuriositi dallo scodinzolante visitatore, e molti gli hanno elargito una carezza o una grattatina fra le orecchie. C’è stato chi ha ricordato i propri cani che scorrazzavano nell’aia del cortile, e chi ha commentato che gli animali “vanno trattati come figli”, mentre alcuni hanno preferito non interagire con il cane perché, ha spiegato una di loro, “preferisco i gatti”!
Questa partecipazione, questa riattivazione di ricordi e attività è proprio il riscontro che speravamo di ottenere: l’inserimento guidato di animali in comunità istituzionalizzate infatti (siano case protette, reparti ospedalieri o altre comunità) aiuta a cambiare la routine, risvegliando l’interesse e promuovendo la socializzazione, ed è di supporto alle attività di cura delle persone colpite da malattie degenerative come l’alzheimer oppure la demenza senile: è stata dimostrata l’utilità terapeutica di queste iniziative (ad esempio per l’attenuazione dell’ansia e dello stress, come stimolo per superare depressione, apatia o isolamento, e per un miglioramento della comunicazione, della socializzazione e dell’affettività).
Nelle prossime settimane continueremo a far interagire King e altri cani accuratamente selezionati e sempre accompagnati dall’addestratore Mancini con gli ospiti della nostra struttura, e valuteremo con lei la possibilità di attuare programmi personalizzati. Vorremmo incoraggiare anche la partecipazione dei familiari, per fugare ogni possibile dubbio sull’affidabilità e sicurezza dei cani coinvolti nell’iniziativa.
Serena Melchiorre, presidente pro-tempore della Fondazione S.Maria Goretti – servizi alla persona, esprime grande apprezzamento per l’iniziativa della Mancini, che si è offerta disinteressatamente di aiutarci a migliorare la qualità della vita degli anziani ospiti: “è una dimostrazione di grande generosità e passione, particolarmente apprezzata in un momento in cui le Case di Riposo devono fronteggiare ancora nuovi tagli che rendono più difficile assicurare alti livelli di assistenza: ad esempio dopo che l’anno scorso l’Asur Marche ha dimezzato i contributi per l’approvvigionamento dei presidi per l’incontinenza, ora la Regione Marche sta infatti valutando drastiche limitazioni alla convenzione con le Residenze Protette che, se approvate, porterebbero al collasso tali strutture (come evidenziato giorni fa nella vibrante protesta del collega Mario Vichi, Presidente della Fondazione Opera Pia Mastai Ferretti, di Senigallia, al cui appello ci associamo in attesa di avere notizie certe in merito)“.
Da parte sua, Morena Mancini conferma di credere fortemente in questo progetto, avendo verificato in situazioni anche molto diverse fra loro come l’interazione con un cane possa significativamente arricchire la vita delle persone. Oltre al volontariato con la Casa di Riposo, ha in progetto di prestare le sue competenze anche alla Protezione Civile per le attività che prevedono unità cinofile (in particolare cani da ricerca in superficie).
da Fondazione S. Maria Goretti
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