Trecastelli: la minoranza propone, la maggioranza polemizza
Una giunta non dovrebbe perdere tempo a polemizzare con la minoranza consiliare, ma dovrebbe far parlare i fatti, anche in relazione alle tanto sbandierate maggiori risorse che il comune di Trecastelli dovrebbe avere a disposizione, ma che a più di un anno dalla fusione non sembrano tradursi in un miglioramento dei servizi.
Tanto più che una amministrazione comunale, specialmente nei piccoli comuni dove all’elezione diretta del sindaco si abbina un sistema elettorale di tipo maggioritario, gode di amplissimi poteri, soprattutto nella figura del sindaco, il quale ha quindi tutti gli strumenti per realizzare il proprio programma.
A Trecastelli ci troviamo nella singolare situazione per la quale la maggioranza perde tempo a polemizzare, mentre le minoranze consiliari, espressione di più della metà degli elettori, oltre al doveroso ruolo di critica costruttiva, fanno parlare i fatti, continuano a formulare proposte che rimangono spesso inascoltate. Le proposte delle minoranze sono frutto di un dialogo costante coi cittadini, quindi dicendo no, l’amministrazione dice no ai cittadini stessi.
Gli esempi sono numerosi.
All’ufficio tecnico comunale ci sono numerosi dipendenti, forse in sovrannumero rispetto alle esigenze. Invece di individuare una figura di responsabile all’interno dell’organico, l’amministrazione ha proceduto ad assumere un nuovo dirigente, con una procedura tutt’altro che lineare e soprattutto con un aggravio di spesa per l’ente. L’elogio dei propri dipendenti, fatto a parole in un recente polemico comunicato stampa del comune, evidentemente non si traduce in fatti visto che l’amministrazione non ha reputato nessun dipendente dell’ufficio tecnico sufficientemente competente da poter esercitare il ruolo di caposettore.
Ci si lamenta spesso della scarsa attenzione dei cittadini per la politica, anche a livello locale. La nostra proposta, più volte reiterata, di consentire le riprese video in consiglio comunale, cosa quasi ovvia e scontata, è stata invece sistematicamente bocciata anche con un certo grado di protervia, impedendo ai cittadini che per varie ragioni non possono assistere ai lavori del consiglio comunale, di utilizzare quelle tecnologie ormai alla portata di tutti, che consentirebbero di vedere on line il consiglio comunale stesso.
Le nostre proposte azzeramento della Tari per le famiglie alluvionate per il 2015 è stata bocciata e sostituita con un meccanismo alquanto farraginoso che costringe famiglie, che già hanno avuto non pochi problemi per la calamità naturale, a sottoporsi ad una procedura molto burocratizzata.
Anche nel settore lavori pubblici le nostre proposte di modifica del piano triennale furono a suo tempo bocciate. Forse troppo frettolosamente, dal momento che qualche piccolo spiraglio si sta aprendo. Accogliamo infatti con un certo conforto la notizia dell’avvio dei lavori di adeguamento dell’impianto fognario e Ponte Rio e Ripe centro, frutto della nostra azione politica, delle pressioni che abbiamo esercitato con gli strumenti della democrazia.
Si tratta però di un piccolo tratto, solo una parte di ciò che sarebbe necessario. Ma torniamo a chiedere: perché si continuano a costruire piste ciclabili e non si risolve definitivamente questo problema più impellente? Perché, visto il surplus di risorse dovuto alla fusione, non si risolve alla radice questo problema per tutti i cittadini, evitando il solito rimpallo di responsabilità tra enti? Sembra superfluo ricordare che il malfunzionamento delle fogne incide pesantemente sulla qualità della vita di numerosi cittadini.
da
Nicola Peverelli – Consigliere comunale lista Trecastelli ai cittadini
Giuseppina Fattori – Consigliere comunale lista Solidarietà Partecipazione
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