Ostra si mobilita per il primo centenario dell’Incoronazione di Santa Maria Apparve
Il 13 gennaio di cent’anni fa il Prefetto della S. Congregazione della Reverenda Fabbrica del Capitolo dei Canonici in Roma firmava il decreto per l’incoronazione dell’Immagine di Santa Maria Apparve in Ostra, che poi avvenne il 15 agosto dello stesso anno per opera del Vescovo Diocesano Tito Maria Cucchi.
Questa data storica non poteva passare inosservata, anche e perché Santa Maria Apparve è la compatrona della Città di Ostra insieme a San Gaudenzio Vescovo e martire.
Il Santuario che dista due chilometri dal centro urbano, secondo la leggenda, trae origine dall’apparizione della Vergine Maria che promise, in cambio dell’edificazione di una chiesa, la cessazione del contagio della peste.
Lo storico Agostino Rossi data l’avvenimento tra il 1527 e il 1529, quando afferma che “qui in Montalboddo non vi saria rimasto alcuno se non fosse stata la protezione della Vergine Santissima, poiché nel luogo, dove oggi sta posta la Chiesetta di Santa Maria Apparve, si trovava una figuretta, ed ivi apparse la Vergine Santissima ad un pastorello con significargli che si portasse dal magistrato, acciò ordinasse in quel luogo la fabbrica di una chiesa, e la dedicasse alla Madre di Dio, che così facendo, saria restato libero Montalboddo dalla peste. Fu incontinente principiata la fabbrica e subito fu veduto cessare il contagio”.
Diversa è la storia documentata che ricorda un “fundo Sancte Marie Appare”già nel 1462. Mentre nel 1480, il medesimo posto è ricordato come “fundum Sancte Marie Apparis”, toponimo esistente anche nel catasto del 1539. Vi sono poi altre citazioni più o meno coeve che ci fanno comprendere che la traduzione in italiano del titolo della chiesa non sia, come sino ad ora si è creduto, “Santa Maria Apparve”, bensì “Santa Maria sta per partorire” oppure “che sta partorendo”. E, se ci soffermeremo ad ammirare l’affresco, troveremo nella Sacra Immagine, non un Gesù adagiato sulle braccia della Mamma, ma un Gesù ancora nel grembo materno.
Ecco dunque recuperato, l’antico titolo dell’affresco: “Santa Maria del Parto” con la conseguente spiegazione del doppio titolo del Santuario, ricordato anche il titolo di “Madonna della Visitazione”.
E, mentre si sta provvedendo alla stesura del programma delle varie celebrazioni esce dalla penna di Giancarlo Barchiesi una breve monografia storica – artistica del Santuario che viene dedicata a Padre Francesco Angellotti quel Frate “così” che, fedele all’insegnamento di San Francesco, dedicò la sua vita agli altri.
Ad Ostra Padre Francesco si è adoperato per salvaguardare e valorizzare il Santuario di Santa Maria Apparve, promuovendone il consolidamento ed il restauro e la formazione del piazzale antistante.
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