Trecastelli ai cittadini: “museo De’ Nobili, un bando per favorire le solite clientele”
Recentemente il Comune di Trecastelli ha indetto un bando, o meglio, un’indagine di mercato, per la gestione del Museo Nori de’ Nobili e dell’ufficio turistico per i prossimi due anni. In esso c’è più di un punto controverso.
Il bando non appare finalizzato al recepimento della migliore offerta tecnica per un più efficiente servizio, ma a causa di paletti e inutili tecnicismi appare più il frutto di volontà politica di assegnare nuovamente la gestione alla Pro loco di Ripe. Ciò è evidente in numerosi passaggi: ad esempio tra le figure richieste non si parla di guide turistiche, o diplomati nel settore turistico, o ancora di laureati in lingue e letterature straniere, come sarebbe plausibile per un servizio turistico, ma “stranamente” vengono richiesti esattamente i titoli degli attuali collaboratori, restringendo notevolmente il raggio dei potenziali partecipanti.
Tutto il contrario dello spirito di apertura che avevamo auspicato ci fosse nel pur generico atto di indirizzo, che non esplicitava i titoli degli operatori, sul quale abbiamo espresso parere favorevole dimostrando spirito costruttivo, formulando un’ apertura di credito nei confronti della maggioranza che sembra essere contraddetta dal suddetto bando.
Questo bando contempla molte attività, anche eterogenee – ufficio turistico, museo, biblioteca, grafica, promozione della lettura – non è quindi scontato che proprio una Pro loco sia il soggetto più idoneo. Inoltre il bando di fatto è stato quasi introvabile per settimane, salvo poi venir pubblicato in modo evidente sul sito comunale pochi giorni prima della scadenza, dopo le nostre pressioni. La notizia tra gli operatori si è sparsa non per l’informazione istituzionale del Comune, di fatto inesistente, quanto per il passaparola di alcuni esponenti della nostra lista. Ciò sembrerebbe inficiare la natura di bando pubblico di tutta l’iniziativa.
Alcune importanti cooperative del territorio, potenzialmente interessate, si sono tirate indietro perché in pratica, per come il bando è stato tecnicamente strutturato, favorisce gli attuali gestori a scapito di altri forse anche più titolati; presentare domanda risultava quindi una perdita di tempo visto che già il vincitore era scritto implicitamente tra le righe del bando stesso.
Non ci sono dubbi su chi vincerà questo bando, nonostante siano arrivate in Comune più offerte. Ovviamente di fronte a queste cose si conferma il dato politico di un’Amministrazione che agisce senza la dovuta trasparenza premiando alcuni invece di altri sulla base di logiche clientelari.
Del resto una discontinuità nella gestione appare necessaria, anche per garantire una migliore efficacia del servizio. Alcune voci di costo del servizio sono strane. Sembra infatti incongrua la cifra di 4500 Euro di costi del personale – più di mille euro mensili – per quattro mesi di servizio, da ottobre a gennaio, per un orario di apertura di sole 9 ore settimanali. Tale cifra è riferita solo alla paga oraria dei collaboratori, alla quale bisogna aggiungere tutta una serie di costi che sono stati più volte chiesti, senza adeguata risposta. Anche tenendo conto di altre attività collaterali la cifra di 1125 euro mensili per poco più di un’ora al giorno, mediamente, di lavoro nell’orario di apertura, sembra un modo sbagliato di investire nella cultura. Proprio chi come noi crede nel valore della cultura come crescita economica e civile di una comunità non può che rimanere perplesso per gli sprechi che in questo settore vengono perpetrati.
da Lista civica Trecastelli ai cittadini
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Valmisa.com e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!