M5S Trecastelli: “la battaglia di ‘Adriatico No Oil’ continuerà”
Con la presente il Meetup Simpatizzanti Movimento Cinque Stelle di Trecastelli vuole ringraziare chi è intervenuto, e vuole portare a conoscenza, le problematiche che sono sorte a chi non era presente, alla manifestazione organizzata in collaborazione con gli altri Meetup M5S, denominata “Adriatico No Oil” di venerdì scorso 31 ottobre a Senigallia.
E’ stato un vero successo di pubblico (la sala San Rocco era praticamente piena nonostante la serata prefestiva e la concomitanza con la ricorrenza di Halloween), nonostante la stampa abbia scelto di non portare a conoscenza i cittadini dell’ evento, assumendosi la responsabilità di non informare su temi di fondamentale importanza (non tutta la stampa, come si vede chiaramente qui, n.d.r.).
Evento al quale hanno partecipato importanti relatori come l’Eurodeputato del M5S, naturalista e divulgatore scentifico Marco Affronte oltre al Geologo Serafino Angelini e all’esperto di stoccaggio di Co2 Peppe Giorgini.
Erano altresì presenti tra il pubblico altre autorità, tra cui il nostro Sindaco di Trecastelli, Fausto Conigli, che ha risposto al nostro invito e per il quale non possiamo che apprezzare l’essersi interessato all’evento, a differenza di altre personalità “comunali”, sempre invitate, ma probabilmente assenti a causa di altri impegni.
Le questioni sollevate dai relatori erano incentrate sulla pericolosità delle future trivellazioni petrolifere che inizieranno quanto prima sulla costa Croata, a seguito di ricerche già esse stesse molto invasive per la fauna ittica. Non osiamo pensare alle conseguenze che si potrebberoavere a seguito di un incidente in uno di questi pozzi petroliferi di prossima realizzazione; conseguenze per la pesca e per il turismo che sarebbero compromessi per decenni, vista anche la conformazione di ‘mare quasi chiuso’ dell’ Adriatico che porterebbe a difficoltà enormi nella rimozione del petrolio.
Dall’incontro è inoltre emerso che nel prossimo futuro l’Italia sarà terra di transito per alcuni dei più importanti metanodotti che dal sud (Turchia e Libia) viaggiano verso il centro-nord Europa; le compagnie del settore operanti in Italia hanno fiutato un gigantesco affare: nel sottosuolo che dalle colline appenniniche scende a mare e nel mare prospiciente le nostre coste, esistono bacini di metano già sfruttati, che potrebbero essere usati quali “serbatoi” di stoccaggio di metano, da comprare in estate con i prezzi più bassi e rivendere in inverno quando il maggior consumo fa lievitare i prezzi.
Ciò comporterebbe un’immissione di metano a pressioni elevate in questi giacimenti vuoti e relativo svuotamento nel giro di pochi mesi, senza tener conto del comportamento del sottosuolo a questo alternarsi di pressioni e del normale movimento delle falde terrestri. Questo passaggio di gas non porterebbe alcun vantaggio rilevante agli italiani ne in termini di costo del gas in bolletta ne in termini di posti di lavoro, ma offrirebbe solo alle multinazionali una ulteriore di possibilità di far soldi sulla nostra pelle, compromettendo la sicurezza nostra e dei nostri figli.
Quello che è ancora più grave è che alcuni di questi “serbatoi” si trovano sotto le nostre città, come San Benedetto del Tronto e la stessa Senigallia; non bisogna essere esperti del settore come non lo siamo noi per spiegare cosa potrebbe accadere e per questo, a nulla valgono le garanzie date dalle società operanti in questo campo in quanto i certificati di sicurezza in loro possesso sono dati da enti privati da loro stesso pagati o da enti pubblici i cui dirigenti sono spesso in conflitto di interesse con le società stesse.
Secondo noi non si può giocare fino all’estremo con la natura in nessun caso. Pensate se questo debba accadere sulla pelle della gente; ciò non deve accadere in nessun caso!
Per non parlare del grossissimo “deposito” denominato Sibilla da realizzare al largo di Senigallia, tra le riserve marine del San Bartolo (Pesaro) e del Conero (Ancona), da utilizzare come stoccaggio della CO2, con il fine ultimo, assieme ad altri depositi sparsi in tutta Europa, di limitare la presenza di CO2 in atmosfera: invece di cercare fonti di energia alternativa che non inquini (e ce ne sono tante), si pensa di mettere la spazzatura sotto il tappeto e la lasciamo in eredità ai nostri figli che così potranno apprezzarci come genitori oculati e previdenti. Secondo alcuni studi scientifici servirebbero investimenti per 1000 miliardi di euro per stoccare una quantità di Co2 trascurabile rispetto al totale. A questo punto la domanda che sorge spontanea è: lo stoccaggio di Co2 serve per diminuire l’ anidride carbonica nell’atmosfera, oppure per alimentare quel giro di interessi e corruzione che spesso caratterizzano le grandi opere in Italia ed in Europa?
Il tutto agevolato dalle legislazioni già vigenti e dal decreto “Sblocca Italia” in corso di approvazione, che a detta degli esperti, crea delle autostrade per queste speculazioni, come ad esempio limitando a praticamente “zero” le possibilità delle popolazioni interessate di far sentire la propria opinione.
Noi simpatizzanti del Movimento 5 Stelle di Trecastelli pensiamo in primo luogo che le persone interessate da questi eventi vengano informate e prendano coscienza di cosa accade intorno a loro: per questo riteniamo che debbano essere le autorità locali, a partire dai comuni che le rappresentano, a pretendere dalle autorità preposte, tutte le informazioni relative a progetti di questo tipo ed a portarle di conseguenza a conoscenza dei cittadini, promuovendo e coordinando, se del caso, le varie risposte da dare.
Non vogliamo neanche sentirci dire che le amministrazioni hanno le mani legate e non possono farci niente. C’e’ una specifica legge europea, il principio di precauzione che consente alle amministrazioni comunali di opporsi a qualsiasi progetto, se nell’interesse del bene e della salute della loro popolazione. Il principio di precauzione permette di reagire rapidamente di fronte a un possibile pericolo per la salute umana, animale o vegetale, ovvero per la protezione dell’ambiente. Infatti, nel caso in cui i dati scientifici non consentano una valutazione completa del rischio, il ricorso a questo principio consente, ad esempio, di impedire la distribuzione dei prodotti che possano essere pericolosi ovvero di ritirare tali prodotti dal mercato. Usiamo questo principio!
Per quanto ci riguarda, noi con questo evento abbiamo iniziato una strada che continueremo a percorrere, cercando di acquisire ogni informazione utile nell’interesse della popolazione, aggregandoci, se necessario, come in questo caso, con altri Meetup della zona, visto che la problematica tocca un territorio molto più ampio del nostro.
Abbiamo perplessità sul fatto che il Pd, partito di provenienza del Sindaco di Senigallia Mangialardi abbia sempre espresso parere favorevole alle trivellazioni in Adriatico ma condividiamo comunque il discorso del Sindaco, condiviso dall’eurodeputato Affronte, che su questo tipo di problematiche non ci siano divisioni in base alle ideologie politiche ma che la forze stesse si uniscano per il raggiungimento di uno scopo utile a tutta la comunità; questo però non solo per una sera ed a telecamere accese!!
daMeetup Simpatizzanti Movimento Cinque Stelle di Trecastelli
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