In cerca di risposte sulle strisce pedonali da parte della Giunta di Ostra Vetere
Cari nostri amministratori. Quando uno è furbo, pensa che gli altri lo siano di meno. Quando uno è “troppo” furbo, pensa che gli altri siano addirittura degli imbecilli. Ma un vecchio detto afferma che “il troppo strùppia“, cioè rovina le cose, scoperchia le pentole, scopre gli altarini, sbugiarda gli impudenti.
Ce ne avete raccontata un’altra delle vostre, a proposito delle strisce pedonali sbiadite e pericolose, deviando il discorso sulle spese di rappresentanza mangerecce. Ma che furbi che siete! Per carità, non è che vogliamo dimenticarci di questo argomento che vi sta tanto a cuore, ma vorremmo tornare sulle strisce pedonali, perché, sapete, noi teniamo alla sicurezza dei compaesani e al decoro del paese, altro che alle merende e pasticcini.
Per questo, inutilmente attese settimane che vi decideste a fare i buoni amministratori anziché i buongustai, abbiamo dovuto segnalarvi la necessità di interrompere le vostre soavi degustazioni per provvedere a cose un po’ più terra terra: l’11 luglio sulle strisce pedonali alla fermata dello scuolabus per gli studenti a Colle Paradiso, poi il 16 luglio sulle strisce pedonali che conducono i ragazzini ai giardini del Girone e infine il 21 luglio sulle strisce pedonali usate dalle nostre anziane nonnette all’incrocio del Santuario dei frati.
Ecco: noi abbiamo pensato agli studenti, ai ragazzini e alle nonnette, che hanno diritto a camminare per strada sicuri, mentre voi preferivate dedicarvi alle leccornie per il palato. E che cosa ci siete venuti a dire? Che noi dovevamo accorgerci prima! E no, eh! Chi si doveva accorgere prima eravate voi! Altro che noi. Fate molta confusione e confondete. O forse siete proprio furbi. Vi avremmo dovuti rimproverare sonoramente, come avreste meritato, per questa grave disattenzione e invece ci siamo limitati solo a segnalarvi per ben tre volte le strisce pedonali sbiadite, civilmente, in spirito di collaborazione.
E voi che avete fatto? Vi siete piccati e fate gli scontrosi. E anche i furbi, mettendovi a cambiare argomento per parlare di merende e pasticcini che vi siete mangiati. Certo, per rappresentanza, mica per altro, ci mancherebbe! Ma che c’entra? Noi volevamo parlare di strisce pedonali e voi invece parlate di leccornie. Vai a capire perché! Però ci siete venuti anche a raccontare (badate bene, il 23 luglio, dopo ben tre settimane che avevamo iniziato a collaborare generosamente con voi, mal ripagati) che già avevate incominciato i lavori, perché voi sì che siete solleciti, altro che noi. Ma che bravi!
Siete talmente tanto bravi e solleciti che la delibera con la quale avete deciso quei lavori è proprio fresca fresca: l’avete fatta solo il 23 e subito subito ce la siete venuti a raccontare, dicendo che i lavori erano addirittura già incominciati. Però noi non li abbiamo visti, quei lavori incominciati. Né prima, né il 23, né i giorni seguenti, ma solo lunedì 29. Altro che prima del 23 o prima dell’11. Vedete, a noi dispiace star qui a contare i giorni e dare numeri. I numeri sono una bella cosa.
A noi piacciono molto, ma non è di questi numeri e giorni che vorremmo parlare: giorno più o giorno meno, poco cambia. Siete in ritardo, come sempre, punto e basta! Però non lo volete ammettere. Ma che male ci sarà se dite la verità? Sù, fate uno sforzo. Non siete proprio capaci di dire la verità? Oppure preferite parlare di merende e pasticcini?
damontenovonostro
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