Nella sala “A. Spinelli” di Ostra Vetere si è svolto un incontro propedeutico all’elaborazione del Bilancio di Previsione relativo all’anno 2014. Un incontro che voleva coinvolgere tutte le attività commerciali della città nonché le aziende produttive allo scopo di parlare, confrontarsi e trovare strategie d’interesse comune per sviluppare interventi a sostegno del lavoro e delle imprese, che potessero poi trovare accoglimento in finanziamenti concreti da portare nel prossimo Bilancio di previsione.



Nient’affatto! Alla riunione, per altro misera in termini numerici poiché hanno partecipato solamente 5 titolari di esercizi commerciali e altrettanto pochi imprenditori, 8 per l’esattezza, non si è sentita offerta nessuna iniziativa di carattere rilevante. La nostra Amministrazione Comunale è riuscita a formulare solamente una proposta avvilente, ma quanto mai rappresentativa della loro incapacità di amministrare, del loro scarso spessore politico.

Tutto l’incontro è stato in funzione di una fantomatica raccolta di bollini, che i clienti possono ottenere previo acquisto negli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa, gli stessi che verranno poi convertiti per il pagamento di una cena sociale che si terrà il 31 dicembre prossimo in piazza ad Ostra Vetere. Che tristezza!

E dire che noi speravamo in una possibile seppur comprensibilmente simbolica riduzione della pressione fiscale locale oppure nella ricerca di fondi europei per avviare un percorso che conduca allo sviluppo, niente! Incentivi statali, nemmeno! ma almeno regionali! Neppure quelli.

Forse che la nostra Amministrazione non riesca a vedere più in là del proprio naso? Di certo tutto ciò denota un atteggiamento mediocre per nulla rappresentativo di quanto promesso in campagna elettorale dall’attuale Sindaco Memè quando scriveva…”Il Comune può e deve mettere in campo una serie di azioni capaci di sostenere l’economia del territorio e stimolarne la crescita, con l’obiettivo di favorire la creazione di posti di lavoro.“…..” Compito del Comune in un contesto difficile e precario deve essere quello di limitare il peso della fiscalità e di renderla equilibrata.“

da Giuseppina Codias
Gruppo Consiliare “Costruire il futuro”