Torna a suonare l’organo seicentesco ad Arcevia
Nella splendida cornice della Chiesa di S. Francesco di Arcevia, gremita di gente, è stato inaugurato lunedì 17 marzo il raro organo seicentesco con un concerto del celebre organista Carlo Maria Barile.
Un lungo e accurato restauro curato dalla famiglia Pinchi di Foligno, un finanziamento ottenuto grazie al Prefetto Antonio Manganelli (la chiesa e l’organo sono proprietà del Fondo Edifici Culto dello Stato), l’impegno del Presidente dell’Accademia Misena Alfiero Verdini insieme all’Amministrazione comunale, hanno permesso di realizzare un sogno, riportare all’antico splendore il prezioso organo modificato nel XVIII secolo dalla famiglia Fedeli di Rocchetta di Camerino.
Alla presenza dell’on. Lodolini e di numerose autorità civili e militari, è stata prima celebrata la messa dal Vescovo di Senigallia, Mons. Orlandoni, accompagnata dal Coro della Polizia-Questura di Ancona e dal quintetto della Banda Nazionale della Polizia diretti dal Maestro Granata. Al termine della celebrazione liturgica hanno preso la parola il Sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi – che ha voluto sottolineare quanto sia importante collaborare tra i vari enti per raggiungere importanti obiettivi e come le piccole comunità riescano meglio a tutelare e valorizzare i beni culturali e la bellezza dell’Italia – e il Questore di Ancona Stefano Cecere, che ha ricordato con toccante trasporto emotivo la figura di Antonio Manganelli.
Infine, il concerto d’organo del Maestro Barile, che ha intrattenuto la platea con un raffinato repertorio di brani per lo più seicenteschi, legati al mondo della Napoli spagnola. Applausi scroscianti hanno chiuso l’intensa giornata, omaggio di Arce-via al nostro bel Paese, che proprio in quest’occasione celebrava il 153esimo dell’Unità d’Italia.
dal Comune di Arcevia
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Valmisa.com e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!