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L’Amministrazione di Arcevia unita per la salvaguardia del Plesso di Piticchio

PiticchioE’ nostra piena convinzione che la scuola sia un servizio essenziale e qualificante per un territorio. Perdere un plesso scolastico significa indebolire l’identità di una comunità.



Tanto più se esso è in grado di garantire un insegnamento di buon livello e comunque alla pari con altre strutture scolastiche, prescindendo dal numero dei frequentanti, come è il caso del plesso di Piticchio.

Infatti sia i genitori degli alunni sia gli insegnanti sia il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Arcevia, hanno sempre manifestato piena soddisfazione per il livello di apprendimento dei ragazzi frequentanti la scuola.

E questa è stata sempre la posizione dell‘amministrazione comunale attuale, che ha sempre difeso i propri plessi scolastici, che continuano a dare risposte convincenti alle esigenze didattiche degli alunni.

La polemica innescata dal Gruppo di minoranza “Partecipazione e Trasparenza per Arcevia”, che vuole la chiusura del plesso di Piticchio, è servita solo a innescare i soliti campanilismi sciocchi per indebolire il senso di appartenenza ad una comunità.    

Forse il Gruppo consiliare di opposizione non sa, o fa finta di non sapere, che la decisione inerente il mantenimento o la chiusura di una scuola non è competenza dell’Amministrazione Comunale ma degli organi scolastici preposti.

E’ compito del Comune invece garantire i servizi connessi al funzionamento della scuola.

Risulta chiaro che lo scopo del Gruppo Consiliare “Partecipazione e Trasparenza per Arcevia ” da tempo impegnato a denigrare la scuola di Piticchio, tende soprattutto a discreditare i buoni servizi che vengono offerti su tutto il Territorio Comunale dall’Amministrazione, nonostante le attuali difficoltà finanziarie.

E’ nostra convinzione che l’attuale situazione politica ed economica, che ha penalizzato soprattutto i Comuni, imponga a tutte le componenti politiche un impegno comune e serio per la difesa dei servizi su tutto il territorio comunale.

Se si accetta supinamente la cruda legge dei numeri e della razionalizzazione imposta dagli ultimi governi, i Comuni come il nostro, con poche persone e vasto territorio, saranno sempre i più penalizzati (vedi tra gli altri il taglio degli uffici postali e del trasporto pubblico locale).

Non si può essere più realisti del Re, soprattutto per chi dovrebbe rappresentare gli interessi di una comunità.

dal Comune di Arcevia

Redazione Valmisa
Pubblicato Giovedì 21 febbraio, 2013 
alle ore 19:54
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