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L’Ammnistrazione di Ostra Vetere a Roma, sotto la via dedicata al Comune

Via Ostra Vetere a RomaL’Assessore Giordano Rotatori, delegato dal Sindaco Massimo Bello, ha partecipato domenica 9 luglio a Roma alla cerimonia di inaugurazione del monumento dedicato alla marchigianità e alle oltre 100 famiglie che, dopo la seconda guerra mondiale, emigrarono dalle Valle del Misa e del Nevola nella capitale italiana, in cui c’è anche una via intitolata alla città di Ostra Vetere.


L’Amministrazione comunale di Ostra Vetere ha voluto partecipare ufficialmente alla giornata dedicata alle Marche e alla sua storia, portando il saluto della città ai quartieri romani “Villaggio Prenestino” e “Castelverde” fondati appunto da emigranti marchigiani.

La cerimonia si è svolta alla presenza del Sindaco Gianni Alemanno ed è stata una manifestazione istituzionale in una metropoli come Roma alla presenza di un foltissimo pubblico.

Centinaia di persone cordialissime, non solo anziani ma anche giovani e ragazzi, che mi hanno chiesto – ha detto l’Assessore Rotatori – con interesse delle Marche, delle tradizioni, delle nostre culture tipiche per capire se le storie raccontate dai loro nonni sono ancora patrimonio delle loro radici.

Nel suo intervento, a fianco del Sindaco Alemanno, Rotatori ha portato i saluti di tutta la comunità di Ostra Vetere e, in particolare, del Sindaco Massimo Bello, sottolineando che “la storia di questi nostri concittadini pionieri è la prova provata che nulla è impossibile, e che non esistono ostacoli insormontabili ma solo pazienza e determinazione.”

Le radici più profonde – ha aggiunto l’Assessore – della nostra marchigianità e l’attaccamento a quei valori, che ci accomunano, saranno la chiave di volta per il superamento anche di questo momento difficile di crisi internazionale.”

A differenza di altre situazioni di migrazione nazionale – ha detto ancora Rotatori – non sono stati gli uomini dalle braccia robuste a spostarsi ma intere famiglie con donne bambini.

Questo denota l’attaccamento particolare della nostra gente al valere indiscutibile della Famiglia ed al quale si collega inevitabilmente quello della solidarietà che il quella situazione assolutamente precaria è stato indubbiamente un fattore determinante per la sopravvivenza.

Il Lavoro non solo come fonte di guadagno per il pane quotidiano ma anche e soprattutto per la nobilitazione dell’uomo fuggito dalla miseria delle Marche per giocarsi la sfida di una vita migliore nelle terre aride del Lazio.

La passione per una missione da compiere che non poteva essere il riscatto immediato di una generazione, se volgiamo sfortunata, ma l’investimento per un futuro più dignitoso per le generazioni future.

Quello che ho visto e sentito, ma, soprattutto percepito, dalle persone dei quartieri di Castelverde e Villaggio Prenestino è proprio questo: valori forti, passione, solidarietà e attaccamento alle proprie origini marchigiane.

dal Comune di Ostra Vetere

Redazione Valmisa
Pubblicato Mercoledì 11 luglio, 2012 
alle ore 14:34
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