Andrea Morsucci e Misa Calcio: “Amarsi tanto e dirsi… ciao?”
Giancarlo Rossi ripercorre gli ultimi anni dell'allenatore, che ha deciso di voltare pagina
Sarà un ciao? Un addio? O un arrivederci? Andrea Morsucci, un allenatore nel pallone, anzi una vita nel pallone o meglio nel calcio come piace di più a lui. Senigalliese, classe 1972, buon giocatore di calcio con un bel palmares.
Destini incrociati col “Misa” a cui lui ha dato tanto ma ha anche ricevuto tantissimo indietro. Nel rapporto col Misa Calcio (ex Cicli Cingolani di Pianello), poi con le squadre unite di Pianello e Casine di Ostra, con le quali partiti da zero si è arrivati addirittura a sfiorare la Prima Categoria, ma il Misa purtroppo gli ha anche tolto molto in quanto lui, unitamente a molte altre famiglie marchigiane, ha subito ben 2 alluvioni (nel 2014 e 2022). Andrea però è uno con la schiena dritta e dalle situazioni difficili, sembra sia plasmato apposta per tirarsi fuori sempre, con le unghie e con i denti.
Della carriera calcistica di Andrea abbiamo già detto tutto o quasi. L’intento di questo pezzo è quello di ripercorrere velocemente i suoi ultimi 14 anni come uomo di calcio nel quale ha ricoperto quasi tutti i ruoli. Non ha potuto fare il guardalinee in quanto a Ostra c’è Giannino Manoni, uno venuto su fin da piccolo a pane, prosciutto e bandierina, tanto che lui la conserva così gelosamente come fosse una bacchetta di un violino “Stradivari”. Ma tornando al “Morsu”, lui ha ricoperto tantissimi ruoli presenti nel calcio, è stato, giocatore, allenatore-giocatore, vice allenatore, allenatore e contemporaneamente anche dirigente delle varie società che si sono succedute negli anni. Verso la fine del 2022 ha conseguito il patentino di allenatore, ma nel frattempo il Misa Calcio si è dovuta giocoforza dotare di un allenatore con patentino col quale peraltro ha concluso il campionato anche quest’anno al secondo posto.
Quindi per Andrea è giunto il momento di voltare pagina. 14 anni fa, insieme ad alcuni amici ed ex calciatori, stanchi di sfidarsi a briscola e tressette, hanno deciso di iscriversi al torneo amatoriale Uisp. Troppo lungo dilungarsi sui successi conseguiti in tale categoria, ma l’asticella delle ambizioni ogni anno è stata spostata in alto di una tacca. Per diverse volte le formazioni del Presidente Alessio Olivi hanno vinto campionati provinciali, campionati regionali, arrivando addirittura a disputare i campionati nazionali riservati alle migliori formazioni Uisp del Belpaese.
Da qui la prima scommessa di iscriversi al campionato di Terza Categoria di due anni fa, dove mister Andrea Morsucci, i suoi giocatori e tutta la dirigenza della società Misa Calcio hanno compiuto un vero e proprio miracolo calcistico. Al primo anno di calcio in categoria, con qualche piccolo ritocco e qualche doloroso abbandono di qualcuno del nucleo storico (per motivi anagrafici) la squadra ha avuto uno straordinario cammino arrivando addirittura seconda in campionato e quindi ai playoff, poi stravinti contro le due avversarie di turno con il risultato epico di 5 a 0 in entrambi gli incontri, veramente impressionante. Sembrava che la formazione dei co-presidenti Olivi Alessio ed Aguzzi Fabrizio avesse voluto fare il cosiddetto “passo più lungo della gamba”, invece così non è stato, anzi hanno sfiorato di nuovo il salto di categoria.
Ora per Andrea Morsucci e il Misa Calcio si conclude una straordinaria e meravigliosa storia d’amore, durata ben 14 anni, fatta di tantissime vittorie, tanti successi, tanti titoli vinti e tante soddisfazioni insieme, Andrea, semplicemente per sua scelta, ha deciso di svoltare pagina o meglio di rimettersi in gioco, per indossare di nuovo la tuta e tornare ad allenare.
Lui per liberare tutti i suoi “cavalli”, ha bisogno di ricreare, di ritornare a far sudare, di ritornare a far correre e a far rivincere un “Suo” Gruppo.
Ora come diceva spesso un noto cronista della Moto GP (quando diceva “Rossi c’è”), noi allo stesso modo diciamo con forza “Andrea c’è”. C’è per trasmettere la sua grinta, la sua caparbietà, l’abnegazione e la voglia di vincere. Pronti insomma a scommettere ancora, convinto che lui ancora al calcio può dare molto.
Ma le scommesse, come per gli affari, si fanno in due. Un amore può anche finire. Ma Andrea è tanto, troppo innamorato del pallone per non ricominciare.
E allora amarsi tanto… amarsi ancora!
da Giancarlo Rossi
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