Corinaldo, presentato il libro di Carafoli sulla campagna marchigiana degli anni ’60
Corinaldo regala un ennesimo attestato di stima a uno dei suoi figli più illustri, Mario Carafoli, personalità eclettica che, durante il corso della sua vita, ha avuto modo di eccellere in più di un settore artistico.
Lunedì 1 marzo l’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore alle Politiche Agricole Cesare Morganti, ha presentato il libro “La campagna marchigiana negli anni ’60”: una raccolta di fotografie e immagini, scattate da Carafoli e con allegate brevi didascalie dello stesso autore, che ben rappresentano l’aspetto rurale–agricolo marchigiano proprio di quegli anni.
Per far apprezzare al meglio il valore e l’importanza di una simile opera, gli Amministratori comunali hanno deciso di replicarne la presentazione, che avrà luogo ufficialmente venerdì 5, a partire dalle ore 21.15, nella sala consiliare del Palazzo Comunale.
A collaborare alla realizzazione del volume sono intervenute due aziende consolidate del territorio, la Calcestruzzi Senigallia e la Boxmarche; il libro, inoltre, è stato opportunamente integrato e curato da un duo d’eccezione: Ada Antonietti, direttore del Museo Comunale di Storia della Mezzadria di Senigallia, e Domizia Carafoli, figlia di Mario, giornalista e scrittrice, entrambe presenti alla conferenza di presentazione assieme allo storico e critico Fabio Ciceroni. Tutte personalità di rilievo che venerdì sera, assieme al sindaco Livio Scattolini e all’assessore Morganti, avranno il compito di illustrare le peculiarità del libro a chiunque abbia desiderio di partecipare.
“Abbiamo accettato di buon grado – ha spiegato Morganti – di produrre l’opera di Carafoli poiché rappresenta uno spaccato di vita ben preciso della nostra regione, vale a dire quel tempo in cui la Mezzadria andava esaurendosi (verrà abolita nel ’64). Una testimonianza preziosa di un cambiamento radicale nell’agricoltura marchigiana”. “Non ho potuto fare a meno di collaborare – è stato il commento della Antonietti – considerato che, in qualità di direttore del museo della Mezzadria, ho assorbito ogni trasformazione rurale che ha contraddistinto la nostra regione”.
A prendere la parola è intervenuta quindi Domizia Carafoli: “Sono immagini bellissime, che riguardano le attività agricole comprese in un lasso di tempo che si spinge dalla primavera all’autunno del 1960: oltre al valore estetico, ne racchiudono pure un altro storico, a testimonianza dell’aspetto della Mezzadria di quegli anni”. “Siamo tutti figli della Mezzadria: essa ha costituito la culla della civiltà della nostra regione, plasmando in modo preciso il nostro modo di vedere e di pensare” ha concluso Ciceroni.
dal Comune di Corinaldo– www.corinaldo.it
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