Tragedia Corinaldo, formalizzate richieste dell’accusa nel processo bis
Chieste 5 condanne per proprietari e gestori della discoteca che hanno scelto il rito abbreviato
Formalizzate le richieste dell’accusa per il processo bis sulla strage di Corinaldo.
Il 12 gennaio, davanti al Gup del Tribunale di Ancona Francesca De Palma, i Pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai, dopo una lunga requisitoria in cui è stato ribadito che nella discoteca – dove l’8 dicembre 2018 morirono 6 persone – entrarono oltre il doppio delle persone consentite (459), hanno chiesto una condanna a 6 anni di reclusione per il dj e organizzatore della serata Marco Cecchini, di 4 anni e 8 mesi per il gestore della discoteca Carlantonio Capone e il responsabile della sicurezza Gianni Ermellini, di 3 anni per Alberto e Marco Micci, proprietari della discoteca.
Chiesta invece l’assoluzione per gli altri proprietari dell’immobile Mara Paialunga e Letizia Micci.
Contestati l’omicidio colposo plurimo, le lesioni aggravate e il disastro colposo.
I sette avevano chiesto il rito abbreviato.
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