Le principali differenze tra la roulette francese e americana
Nel mondo esistono differenti tipologie di questo gioco
Chi di noi non ha mai giocato con le biglie. Da bambini, ma anche da adulti, al mare era una consuetudine realizzare con la sabbia un circuito ricco di curve, ostacoli e veloci rettilinei per dare luogo ad una gara il cui scopo era quello di portare la nostra biglia al traguardo con meno tocchi possibili.
Ma la pallina non è tipica solamente dell’estate, bensì di molti altri giochi, come per esempio la roulette, noto gioco di casinò di cui è apparsa una gigante riproduzione all’ingresso del circuito Zandvoort in vista del GP di Formula 1 d’Olanda, ovviamente con il 33 di Verstappen vincente. Qui la biglia, solitamente d’avorio, schizza velocemente all’interno di una ruota e, invece di arrivare al traguardo, si posa su una delle caselle ivi disegnate, su cui ci sono scritti alcuni numeri di diverso colore. Da notare come nel mondo esistano differenti tipologie di questo gioco. Su tutte ne possiamo citare due: quella americana e quella francese. Che differenze ci sono? Scopriamone insieme le principali.
Roulette francese
Partiamo, ovviamente, dalla versione originale e più nota: la roulette francese. Il nome stesso del gioco, infatti, ne svela ampiamente le origini transalpine. In origine, tra l’altro, la variante d’oltralpe si componeva di 38 numeri, invece degli attuali 37, in quanto oltre allo zero, di colore rosso, c’era anche un doppio zero, colorato di nero. Oggi, invece, quest’ultimo è stato eliminato dal panno di gioco, mentre lo zero singolo ha cambiato la propria cromatura, divenendo convenzionalmente verde. Tutti gli altri numeri, che vanno dall’1 al 36, sono disposti a scacchiera sulla ruota e si dividono equamente tra rossi e neri. Come giocare alla roulette francese è presto detto. Il panno è disposizione dei giocatori che potranno scegliere che tipo di puntata effettuare. Si può decidere se puntare sul numero singolo, zero compreso, su due o più numeri attraverso una serie di combinazioni, come la terzina o il cavallo, su una delle tre dozzine che formano il panno, sulla prima o la seconda metà di numeri o sulle colonne. Ognuna di queste puntate dà diritto a un certo tipo di vincita, che ovviamente risulta proporzionale alle chance di vittoria. I calcoli matematici da fare sono molteplici per scoprire le difficoltà del gioco e non è un caso se la roulette cattura l’interesse anche di appassionati di statistica e matematica.
Roulette americana
Diretta discendente della prima versione della roulette francese è quella americana, che si caratterizza per aver mantenuto il doppio zero, di colore verde alla pari dello zero singolo. Quindi sul tavolo della roulette americana troveremo ben 38 numeri. Certo, la presenza di una casella in più fa calare drasticamente le possibilità di vincita al termine di una mano, ma se vi state chiedendo come giocare alla roulette americana, la risposta è semplice, sia a livello di sistemi di puntate che fasi della mano: nello stesso modo di quella francese, per la quale è utile consultare anche una guida al gioco della roulette dettagliata che si trova in rete. C’è solo un’altra differenza tra la roulette francese e quella americana al di là del panno. Nella versione europea, infatti, durante il gioco c’è la possibilità che si verifichi il così detto “En Prison” (in prigione), ossia una sorta di seconda chance per il giocatore. Questo si palesa nel momento in cui al termine dello spin, la biglia si posi sullo zero, senza che alcuno dei partecipanti abbia puntato sulla sua uscita. In questo caso, dunque, le puntate vengono “congelate” e lasciate sul panno in attesa del secondo lancio. Cosa che non succede, invece, nel caso della Roulette Americana, dove in caso di uscita di zero o doppio zero, tutte le quote vengono prese dal banco.
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