Il Festival Organistico Internazionale “Città di Senigallia” fa tappa a Corinaldo
Previsto un doppio appuntamento a partire dalle ore 21.15 di domenica 18 luglio
I suoni inediti e le luci che hanno suggestionato la Chiesa del Portone, a Senigallia, in occasione dell’ inaugurazione di giovedì scorso, non sono ancora completamente sopiti e già è tempo di prepararsi ad una nuova tappa musicale nell’ambito del Festival organistico internazionale ‘Città di Senigallia’ FOI. Due gli organi corinaldesi coinvolti, quelli ospitati nella Chiesa di S. Maria dell’Addolorata e nella parrocchiale di San Francesco.
Grazie alla presenza di Luigi Ricco, organista e Marta Fumagalli, Mezzo soprano, saremo accompagnati nelle sonorità dal titolo “Vergine, o armonia libera”, opere che rendono omaggio alla devozione mariana. E se la chiesa di S. Maria Addolorata farà risuonare un repertorio dalla lunga storia, con brani firmati Frescobaldi, Riccio, Sances, Pachelbel e Haendel, a San Francesco, sempre nella stessa serata, ascolteremo partiture di Reinberger, Esposito, Saint – Saens e Ropartz, compositori attivi nel XX secolo.
Il Festival n. 20 è quindi cominciato: ha spiazzato, incuriosito e ipnotizzato l’evento inaugurale, quando la musica di Bach, interpretata dall’organista trentino Simone Vebber, ha incontrato le contaminazioni tecnologiche di Davide Panizza, compositore ed arrangiatore fondatore di POPX. Il programma si è articolato in brani per organo ed elettronica e brani per solo organo, come la fantasia e fuga BWV 582 e la ciaccona BWV 1004: Vebber ha incantato per la sua naturalezza e la precisione nell’affrontare un vero e proprio diluvio di note. Nella famosissima toccata e fuga BWV 565, l’organo ha suonato la parte originale senza alcuna modifica, mentre l’elettronica ha creato strati sonori che si sono sovrapposti all’antico strumento e l’alternanza .
Il duo è stato molto apprezzato dal numeroso pubblico, qualche orecchio è stato forse disorientato dalla proposta così particolare. Una potente, raffinata escursione in sconfinati terreni musicali.
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