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Corinaldo, chiesa di Madonna del Piano: primi studi sperimentali

Scavi Madonna del PianoIl primo Settembre scorso si sono svolti, presso il Laboratorio del Dipartimento di Architettura Costruzioni e Strutture dell’Università Politecnica delle Marche, i primi studi sperimentali sulle murature della chiesa di Madonna del Piano di Corinaldo.

Per procedere a questa sperimentazione sono state eseguite 3 riproduzioni, utilizzando materiali di recupero, delle murature medievali dell’antica chiesa di S. Maria in Portuno, già oggetto di scavi e ricerche da parte del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna.

Le prove, che hanno portato alla distruzione, per compressione, delle suddette murature hanno permesso di misurare la portata dell’edificio antico e di acquisire dati in previsione dei futuri restauri della chiesa. Alle operazioni erano presenti il vicesindaco del Comune di Corinaldo, Cesare Morganti, il responsabile dell’ufficio tecnico, il geom. Massimo Manna, il consigliere con delega all’archeologia Goffredo Luzietti e l’Assessore all’urbanistica Serena Morbidelli, il restauratore Mirco Zaccaria, il dott. Quintilio Piattoni, (che sta svolgendo su questo argomento un Dottorato di Ricerca cofinanziato dal Comune di Corinaldo e dalla Banca di Credito Cooperativo di Corinaldo) coadiuvato da 3 tirocinanti, nonché i rappresentanti della contrada di Madonna del Piano, Enzo Angeletti e Gigi Bartera.

I risultati sperimentali ottenuti serviranno dunque a supportare scientificamente le ipotesi di ricostruzione dell’elevato dell’antica chiesa corinaldese e a far luce sulle possibili cause che hanno portato al crollo della navata laterale nord.
Tali studi sperimentali si inquadrano in un più ampio e ambizioso progetto di ricerca combinato tra gli archeologi e gli ingegneri, a carattere fortemente interdisciplinare, che ha come soggetti coinvolti il Dipartimento di Architettura Costruzioni e Strutture dell’Università Politecnica delle Marche (rappresentato dai Proff. Stefano Lenci ed Enrico Quagliarini), la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna (nelle figure dei proff. Sandro De Maria e Giuseppe Lepore), il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università di Modena e Reggio Emilia (prof.ssa Federica Bondioli).

Queste sperimentazioni, applicate per la prima volta nella chiesa di Madonna del Piano, sono rese possibili grazie al contributo finanziario del Comune di Corinaldo e della Banca di Credito Cooperativo di Corinaldo.

dal Comune di Corinaldowww.corinaldo.it

Redazione Valmisa
Pubblicato Venerdì 4 settembre, 2009 
alle ore 11:59
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