I Fedeli di Ostra riscoprono l’antico legame con Santa Maria Apparve
Anche se simbolico, resta forte e attuale il motto: "In peste, sanitas. In terraemotu securitas"
Mentre a Milano l’arcivescovo è a tu per tu con la Madonnina in preghiera sulla guglia maggiore del Duomo e in molte altre città italiane si stanno moltiplicando le richieste di aiuto e di conforto per i malati, gli anziani, i medici e noi tutti, anche a Ostra si riscopre un legame stretto ed antico con Santa Maria Apparve.
Nei secoli passati infatti la Vergine è stata eletta compatrona della Città perché seppe liberare Ostra dai vari contagi di peste e colera e proteggerla dai vari terremoti tanto che la Comunità coniò il famoso motto “In peste, sanitas; In terraemotu securitas” (Maria, Tu sei salvezza e salute in caso di peste; sicurezza e salvaguardia in caso di terremoto).
Anche se tutto ciò può apparire un gesto solamente simbolico, rimane comunque forte il messaggio che segna l’eccezionalità di questi giorni: il coronavirus è ormai una nuova pestilenza, un incubo di cui abbiamo paura.
Così la nostra Santa Maria Apparve torna ad essere l’anima di Ostra, una luce che tra storia, leggenda e fede ci offre protezione e speranza. Ai piedi della Vergine che da sempre vigila, protegge Ostra e il mondo dobbiamo tutti ritornare per ritrovare il senso, il segno di quella pace interrotta che tutti ci auguriamo possa tornare al più presto.
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