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FdI-Autonomia-Lega: “Mozione per uno spazio ad Almirante e Berlinguer

Bello: “La politica ha bisogno di ricordare uomini politici, che hanno trasmesso speranze per la nostra Nazione”.

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Massimo Bello

“Intitolare una via, una piazza, un’area verde, un edificio o una sala pubblica agli On. li Giorgio Almirante ed Enrico Berlinguer, rispettivamente Segretario nazionale del MSI e Segretario nazionale del PCI, che sono state, indubbiamente, due eccezionali figure istituzionali e politiche della Repubblica italiana, pur rappresentando due filosofie politiche e due visioni del mondo antitetiche, distinte e distanti”.

Si tratta della richiesta contenuta in una Mozione presentata, in queste ore, dal Capogruppo di Fratelli d’Italia-Lega-Autonomia al Consiglio di Ostra Vetere, nella quale il Consigliere Bello sottolinea come “gli On. li Almirante e Berlinguer abbiano guidato per decenni due comunità politiche, diverse tra loro, rispettando reciprocamente i propri ruoli e le proprie appartenenze, e che, nonostante questo, siano stati comunque le ‘punte di diamante’ di una politica di qualità e di valori, che ha caratterizzato sempre la loro azione in seno alle Istituzioni e nel rapporto con il Popolo italiano”.

Il Capogruppo consiliare del centrodestra ad Ostra Vetere, nella sua Mozione, che non è e non vuole essere affatto una provocazione, evidenzia che “la letteratura politica ed istituzionale ha sempre evidenziato le qualità e lo spessore di Almirante e di Berlinguer, e che da sempre entrambi sono considerati, anche oggi, due punti di riferimento, che hanno scritto le pagine migliori e più belle, più entusiasmanti della vita parlamentare e sociale di due comunità partitiche, che seppero allora coniugare rispetto, lealtà, forza delle idee e dei valori, ciascuno pur rimanendo sulle e nelle proprie posizioni di appartenenza”.

E’ altrettanto indubbio che gli On. li Berlinguer ed Almirante – continua l’esponente del centrodestra di Ostra Vetere – abbiano rappresentato un’epoca lontana, ma politicamente densa di significati e di aspetti valoriali, che nulla hanno a che fare con l’attualità, in cui la politica dà, spesso, uno spettacolo deludente di se stessa, affidando il confronto di idee a sterili dibattiti. Come sono maturi i tempi per rasserenare gli animi e per permettere un’analisi puntuale su due uomini politici, che hanno rappresentato, checché se ne dica o checché ne dicano altri, gran parte del Popolo italiano, interpretandone i sogni, le speranze e le idee”.

Ecco perché sono, altresì, maturi i tempi – afferma Massimo Bello – per dedicare ad entrambi l’intitolazione di una via o di una piazza, oppure di un’area verde, di una sala o di un edificio, ovvero di uno spazio pubblico”.

Interessante, tra gli altri, proprio per corroborare questa iniziativa, è stato l’ultimo libro scritto di recente dal giornalista ed editore, Antonio Padellaro, già direttore de Il Fatto Quotidiano, dal titolo “Il gesto di Almirante e di Berlinguer”, con cui Padellaro narra “un fatto accaduto per davvero, di cui sono protagonisti Giorgio Almirante ed Enrico Berlinguer, i quali s’incontrarono per quattro o sei volte tra il 1978 e il 1979; il luogo prescelto era una stanza, accanto alla Commissione Lavoro, all’ultimo piano di Montecitorio; si vedevano preferibilmente nel deserto parlamentare del venerdì pomeriggio e che soltanto quattro uomini ne erano a conoscenza, di cui tre sono morti; è rimasto un solo testimone, che si chiama Massimo Magliaro, all’epoca portavoce di Almirante e capo ufficio stampa dell’MSI; Almirante e Berlinguer avevano deciso di scambiarsi informazioni riservate, ma i colloqui tra i due leaders rappresentavano e rappresentano anche un gesto, un modo nobile di intendere la politica di cui oggi, nell’era dei social e dell’insulto mediatico, non rimane più traccia”.”

Ufficio Stampa

Gruppo consiliare di Ostra Vetere

Fratelli d’Italia-Autonomia-Lega

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