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Tragedia di Corinaldo: proseguono le indagini sulla banda dello spray

Già nella giornata del 9 agosto gli interrogatori si potrebbero spostare ad Ancona

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Vista dall'esterno della discoteca Lanterna Azzurra dopo la tragedia di sabato 8 dicembre

Proseguono le indagini sulla band dello spray. In questi giorni i carabinieri del Reparto operativo di Ancona stanno continuando a scandagliare i fatti e le vite della banda accusata di aver provocato la tragedia della Lanterna Azzurra. Negli ultimi giorni sono scattate le perquisizioni dove abitano tre degli arrestati tra Castelfranco Emilia e Bomporto.

E’ emerso infatti, dopo le prime perquisizioni eseguite la scorsa settimana, che altri locali, tra appartamenti e depositi, erano usati dagli indagati e dunque andavano anch’essi controllati per cercare materiale utile alle indagini.

Nelle 174 pagine dell’ordinanza firmata dal gip Carlo Cimini ci sono numerosi spunti investigativi aperti: oltre ai fatti di Corinaldo, che valgono ai sei della banda anche l’accusa di omicidio preterintenzionale plurimo, ed agli undici colpi nelle discoteche contestati nell’ordinanza,vengono elencati altre 77 trasferte (ricostruite dagli spostamenti dei loro telefonini) in diverse regioni del Centro Nord, di cui cinque nelle Marche, su cui si sta ancora indagando.

Già nella giornata del 9 agosto gli interrogatori si potrebbero spostare ad Ancona; lo avrebbe chiesto ad esempio l’avvocato Gianluca Scalera, che difende Andrea Cavallari, Moez Akari e Souhaib Haddada, i tre presunti componenti di una delle due batterie scese da Modena a Corinaldo nella tragica notte tra il 7 e l’8 dicembre.

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