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Ostra Vetere, evento in ricordo dei tanti cittadini italiani emigrati all’estero

L'iniziativa si svolgerà dalle 18.00 di giovedì 8 agosto

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Evento a Ostra Vetere in occasione della Festa dell'emigrazione italiana nel mondo

Le cronache quotidiane riferiscono dell’imponente fenomeno dell’immigrazione che, ormai da qualche decennio a far data dagli anni ’90, è andato progressivamente crescendo in maniera esponenziale fino all’eccesso degli ultimi anni con le conseguenti lacerazioni sociali e politiche che ne sono la conseguenza, quello che sta succedendo oggi in Italia è il fenomeno inverso, rispetto a ciò che aveva caratterizzato gli ultimi decenni dell’Ottocento quando si verificò una massiccia emigrazione degli Italiani all’estero soprattutto verso l’America.

Per ricordare il sacrificio di tanti connazionali l’amministrazione comunale di Ostra Vetere, come ormai avviene da qualche anno, ha organizzato nella Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo l’evento dal titolo “Ricordando ….quando i nostri nonni erano all’estero”, che si svolgerà giovedì 8 agosto 2019 alle ore 18 nella sala conferenze “Paolo Marulli” del Polo Museale “Terra di Montenovo”.

Interverrà all’incontro don Gianni Giacomelli, priore del Monastero di Fonte Avellana in Serra Sant’Abbondio (PU) con la partecipazione della cantante Sonya Tallevi che, nata all’estero da genitori emigrati, è rimpatriata negli anni ’80 con tutta la famiglia ad Ostra Vetere, paese di nascita della mamma.

L’iniziativa, in prosecuzione di altri eventi precedenti promossi dall’amministrazione comunale, in attuazione della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri, è volta al ricordo ed alla presa d’atto del grande sacrificio con cui tanti nostri concittadini sono dovuti espatriare in cerca di lavoro e che per l’occasione saranno presenti.

Il più antico documento ufficiale della comunità locale in tema di flussi migratori è la lunghissima pergamena  conservata tutt’ora nell’archivio comunale redatta fra il 1240 e il 1252. L’antico atto rivendica, insieme alla libertà municipale “montenovese”, il diritto all’accoglienza di immigrati barbaresi in fuga dall’occupazione militare dello scomunicato imperatore ghibellino Federico II di Svevia, nato a Jesi, e delle sue truppe di invasione saracene e teutoniche, poichè non potevano sperare protezione dal loro Signore feudale: l’Abate di Sitria e Signore feudale della villa di Barbara, il priore dom Ermanno, della congregazione di Fonte Avellana. Non è quindi un caso che alla “Festa dell’Emigrazione Italiana nel Mondo” del prossimo 8 agosto sia stato invitato l’attuale priore di Fonte Avellana don Gianni Giacomelli.

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