Tragedia di Corinaldo: niente impronte digitali sullo spray al peperoncino
Isolati due profili genetici che saranno inseriti nella banca dati del Dna per futuri raffronti
Nessuna impronta digitale sulla bomboletta di spray al peperoncino trovata sulla pista da ballo della Lanterna Azzurra dopo i tragici fatti del 7 dicembre 2018. E’ questo l’esito degli accertamenti tecnici biologici e dattiloscopici affidati al Reparto investigazioni scientifiche di Roma dalle due Procure che indagano sulla tragedia consumatasi a Corinaldo.
Sulla bomboletta di spray urticante di marca Diva da 15 ml, trovata tra il palco e l’uscita C e consegnata ai carabinieri però sono state rinvenute tracce di sudore sul pulsante e sul metallo vicino all’erogatore: da queste minime tracce organiche i carabinieri del Ris hanno isolato un profilo genetico maschile ignoto, che ora sarà inserito nella banca dati del Dna per risalire all’identità.
Oltre all’erogatore, un secondo profilo genetico. Stavolta femminile, sarebbe stato rinvenuto da una mascherina monouso e un guanto. Il Ris ha chiesto ai pm il nulla osta per inserire entrambi i profili genetici nella banca dati del Dna, per futuri raffronti.
Nella tragica notte del 7 dicembre 2018 persero la vita sei persone Eleonora Girolimini, 39 anni, Daniele Pongetti, 16 anni, Benedetta Vitali, 15 anni, Mattia Orlandi, 15 anni, Asia Nasoni, 14 anni ed Emma Fabini, 14 anni.
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