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Quanti sport tradizionali giocati all’aperto nelle nostre terre

Ce ne sono tanti: si pensi alla ruzzola, di cui Ostra è stata un centro guida

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Ruzzola

Tanti sono i giochi di strada o paesani che si praticano o si praticavano all’aperto.

Molti di questi giochi, di antica origine, sono andati in disuso per le mutate condizioni sociali, altri si praticano ancoro anche se diversamente dal passato.

Un tempo i bambini, ragazzi, giovani e anche i grandi, passavano intere giornata lungo le strade a giocare ad acchiapparella, nascondino, schiaffo del soldato, ad uno, due tre stella e così via. Anche durante le feste paesane, quelle di campagna, religiose – dopo la funzione del santo -, prendevano corpo i vari giochi come ad esempio l’albero della cuccagna un gioco in cui i partecipanti dovevano cercare di prendere dei premi, di norma generi alimentari, posti in cima ad un palo il più delle volte ricoperto di grasso o altra so-stanza che rendeva difficile l’arrampicata da parte dei concorrenti.

Cosi come il gioco delle pigne, che appese ad un filo devono essere spaccate con un bastone da un concorrente bendato. Vince chi riesce a frantuma-re il maggiore numero di pignatte. Anche la morra rientra tra i giochi tradizionali popolari.

Il gioco consiste nell’indovinare la somma dei numeri che vengono mostrati con le dita dai giocatori. Simultaneamente i due giocatori tendono il braccio mostrando il pugno oppure stendendo un numero di dita a scelta, mentre gridano – quasi a voler intimorire l’avversario – un numero da uno a dieci chiamato proprio “morra”.

Il giocatore che indovina la somma conquista il punto e, nel caso di gioco a squadre, mantiene la mano e dovrà combattere con l’altro giocatore della squadra concorrente e così via. Se entrambi i giocatori indovinano la somma il gioco continua e nessuno guadagna il punto. Il gioco finisce quando si raggiunge il punteggio deciso a priori. Testa o croce è un altro gioco popolare con cui si definisce la tecnica utilizzata per selezionare una scelta tra due possibili, con uguale probabilità, utilizzando una moneta.

Essa consiste semplicemente nell’associare a priori le due scelte possibili alle due facce della moneta, quindi nel lanciare quest’ultima in aria, e considerare estratta la scelta relativa alla faccia mostrata dalla moneta dopo la caduta. Sono comuni anche delle semplici varianti, che consistono ad esempio nell’afferrare la moneta al volo dopo il lancio, coprirla con le mani, e voltarla prima di scoprirne la faccia. Diffuso era anche il gioco del fazzoletto o della bandiera. Si traccia una linea retta al centro del campo da gioco, e altre due linee equidistanti e parallele alla linea tracciata per delimitare la casa delle due squadre. I giocatori di una squadra si allineano lungo la linea della propria casa, gli uni di fronte agli altri. Ad ogni giocatore viene assegnato un numero in ordine progressivo partendo da un estremo della fila (il primo giocatore sarà il numero 1, il giocatore di fianco a lui il numero 2 e così via).

Il porta-bandiera sta in piedi, ad un estremo della linea di mezzeria, e tiene con la mano un fazzoletto, con il braccio teso in avanti. A questo punto il porta-bandiera può chiamare un numero qualsiasi.

Entrambi i giocatori delle due squadre corrispondenti al numero chiamato devono correre verso il porta-bandiera per rubare il fazzoletto, il che può avvenire in due modi: o afferrare la bandiera prima che lo faccia l’altro e arrivare all’interno della propria casa senza essere toccati dall’avversario, o, se non si riesce ad afferrare la bandiera per primo, toccare l’altro giocatore prima che arrivi nella sua casa. Alla squadra del giocatore che ruba la bandiera spetta il punto. Una volta assegnato il punto, la bandiera torna al porta-bandiera, che potrà chiamare un altro numero. Vince la squadra che accumula più punti. Conosciutissimo è il gioco delle bocce, uno sport praticato da tutti, nel quale si lanciano delle sfere rigide in materiale metallico o sintetico, dette appunto bocce, e una sfera dal diametro inferiore, detto pallino.

Il gioco delle bocce è suddiviso in differenti specialità. C’è poi la ruzzola un gioco itinerante con rotelle di legno o di formaggio pecorino. Uno sport popolare – tradizionale antico in cui Ostra può vantare una sua storia.

Nel 2018 ha infatti ha organizzato con successo l’edizione del 35° campionatoitaliano di ruzzola. Per chi non lo conoscesse  lo si praticava e si pratica all’aperto, in vie poco trafficate, in più persone spesso a squadre che si spostano lungo la strada con il procedere del gioco.

Gioco popolare amatissimo e capace di infiammare gli animi dei giocatori, nonostante i numerosi tentativi di reprimerlo, regolamentarlo o proibirlo in quanto gioco pericoloso, sia per l’incolumità fisica delle persone, sia per la rottura dell’ordine pubblico e per la sua dubbia moralità, legata all’essere stato considerato gioco d’azzardo per l’abbinamento frequente con le scommesse, la ruzzola è giunta fino ai giorni nostri, ed è oggi uno sport tradizionale regolamentato e tutelato dalla  Federazione italiana giochi e sport tradizionali e dall’Associazione europea dei giochi e degli sport tradizionali.

Questi sono alcuni esempi dei tanti giochi da strada; moltissimi altri ne esistono come il famoso gioco del pallone con il bracciale  in cui Ostra ebbe un campione Nazionale e altri giochi spontanei non catalogabili come quello del lancio delle  palle di neve.

Pubblicato Mercoledì 20 febbraio, 2019 
alle ore 14:38
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