Anche Agorà aderisce all’iniziativa UnionEXIT per uscire dalle Terre della Marca Senone
Si compattano i gruppi di opposizione consiliare di Ostra Vetere sul tema dell'unione comunale nella Valmisa
La sera del 23 novembre si è tenuto ad Ostra Vetere il secondo appuntamento pubblico del Comitato “UnionEXIT” con le testimonianze autorevoli di Francesco Baldelli, vice presidente nazionale ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Cinzia Ferri, Sindaco di Montelabbate, comune del pesarese uscito l’anno scorso dall’unione Pian del Bruscolo.
“…una finta unione quella di Pian del Bruscolo, dice Cinzia Ferri. A Pesaro non importava nulla del nostro comune, l’obbiettivo era solo riuscire a creare il comune più grande delle Marche per poi utilizzarlo esclusivamente come potere politico.
Volevano farci credere di avere dei risparmi con la gestione unificata servizi comunali ma, conti alla mano, per il nostro comune era diventato un problema inaccettabile e insostenibile perché a fronte di un costo economico enorme, di fatto non garantiva nessun miglioramento dei servizi comunali e per questo la scelta inevitabile di uscire dall’unione dei comuni.
Le maggiori risorse a disposizione dopo l’uscita dall’unione ci hanno permesso non solo di migliorare servizi, come ad esempio quelli scolastici o la Polizia Locale che da invisibile è tornata a fare quello che i cittadini si aspettavano ovvero una presenza constante e continua sul territorio, ma anche di riappropriarci della nostra identità.”
Sono parole forti quelle del Sindaco Cinzia Ferri, testimone di una esperienza vissuta sul campo. Un sindaco che ha avuto il coraggio di ribellarsi ad un sistema di potere che è stato capace negli anni di ingessare un territorio togliendo ai cittadini qualsiasi opportunità di autodeterminarsi.
Gli fa eco Francesco Baldelli, vice presidente nazionale ANCI e sindaco di Pergola che ha elencato una serie di dati che ci hanno fatto riflettere anche sulla comunicazione istituzionale degli enti sovracomunali.
Sono anni che ci stanno bombardando con slogan sulla necessità di tagliare i costi della politica e della burocrazia incentivando per questo le unioni e le fusioni tra comuni per poi scoprire che esaminando i dati pubblicati da Banca d’Italia e del Ministero dell’Economia che il grande fardello del nostro debito pubblico è stato maturato per oltre il 99% dai ministeri, dalle regioni, e dalla grandi aree metropolitane mentre i circa 6000 piccoli comuni incidono sul debito pubblico molto meno dell’1%.
Questi dati sono pubblici e fruibili a tutti quindi ci viene spontanea una domanda:
Quando ci viene presentata la “Unione delle terre della Marca Senone” come l’unica opportunità di sopravvivenza di un territorio, qual è l’obbiettivo dei proponenti?
Ci siamo sforzati di trovare delle risposte congrue ma più che di un progetto a vantaggio della collettività ci è sembrata solo di un’operazione di marketing.
L’unica cosa ormai certa è che si sta facendo una sorta di fusione a freddo di 7 comuni con l’unico obbiettivo di ipotecare politicamente ed economicamente un territorio che diventerà una specie di bancomat al servizio dei politici e dei burocrati di turno perché con l’unione sarà possibile uscire dal patto di stabilità e aumentare la liquidità con i mutui, quindi creando debiti e togliendo ai cittadini (come per le province) qualsiasi opportunità di confronto e di dialogo con le istituzioni che a questo punto diventano autoreferenziali a se stesse solo per garantirsi il potere politico.
E’ per questo quindi che anche il Movimento Civico Agorà aderisce a UnionEXIT e sostiene le iniziative sul territorio che rimettono in discussione l’Unione delle Terre della Marca Senone.
Ci siamo resi conto che la trasparenza su questo argomento non esiste pertanto si invitano tutti i cittadini ad informarsi dettagliatamente su questa questione anche in vista delle prossime tornate elettorali che vedranno impegnati tutti i comuni dell’unione tranne Senigallia.
Le liste civiche vere, slegate da qualsiasi condizionamento partitico potrebbero fare la differenza nel decidere il futuro delle prossime generazioni.
AGORA’
Movimento Civico per Ostra Vetere
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