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Dopo 54 anni, Felice Saccinto saluta la BCC Corinaldo

In forza all'istituto dal 1963, Presidente dal 2000, la comunità corinaldese gli esprime inesauribile gratitudine

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Tendarreda - Le tende di tendenza - Pesaro
Felice Saccinto

Dopo 54 anni di presenza in seno alla Banca di Credito Cooperativo di Corinaldo, Felice Saccinto si congeda il 31 dicembre 2017.

Era entrato nel 1963 come impiegato, poi divenuto Direttore Generale, infine assurto alla carica di Presidente dell’istituto bancario a partire dal 2000. Per comprendere la portata continuativa e crescente della più longeva presenza documentata nell’intera vita della BCC corinaldese bastano due date.

Dalla sua fondazione, 1911, all’assunzione di Saccinto, essa si era avvalsa di un solo dipendente tuttofare, soprattutto l’indimenticato Antonio Loccarini in forza dal 1923 per garantirne la sopravvivenza in tempi difficili. Saccinto dunque lo ha affiancato quarant’anni dopo quale secondo per diventare poi protagonista di una grande stagione di crescita dell’istituto negli anni della profonda trasformazione economica e sociale dell’Italia e del sistema bancario.

Garantendone la continuità di valori di mutua solidarietà, egli ha saputo interpretare con fiuto sicuro l’avvento di nuove necessità sia nella dimensione organizzativa sia nella innovazione e nella qualità dei servizi e della struttura. Una continua e costante espansione, anche territoriale, con occhio sempre attento al valore strategico del fattore umano.

Le rapide trasformazioni sopraggiunte nel nuovo millennio entro il sistema bancario internazionale hanno infine trovato nel presidente Saccinto il timoniere lungimirante entro i mutamenti necessari, fino alla fusione finale della “sua” BCC di Corinaldo con quella di Pergola con cui rafforzarsi per affrontare con solidità le trasformazioni future. Ma sempre mantenendo fedeltà ai principi fondativi di servizio alle imprese ed alle famiglie nell’impronta che distingue il credito cooperativo quale “banca differente”.

Tra i tanti meriti, il sostegno alle attività collaterali ad un’impresa bancaria, dallo sport alle organizzazioni sociali alla cultura. Al cui proposito resterà vivo il segno illuminato dalla grande impresa in occasione del centenario (2011): la pubblicazione della Storia di Corinaldo, in quattro volumi, tra l’altro oggi presente nella biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America.

Per questi e per tanti altri meriti acquisiti sul campo e sostenuti da una convinta disponibilità umana verso i soci, i dipendenti, i componenti delle strutture aziendali che hanno avuto occasione di collaborare con lui, e soprattutto con cuore rivolto alla gente comune, un’intera vasta comunità gli esprime inesauribile gratitudine.

Fabio Ciceroni

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