Si alza la voce contro “Le Terre della Marca Senone”: “sarà Senigallia a dettare le regole”
Il consigliere Peverelli di "Trecastelli ai Cittadini": "decisione imposta senza alcun confronto"
Molteplici sono state le prese di posizione riguardo alla discussa costituzione dell’Unione dei Comuni “Le Terre della Marca Senone” alla quale ha aderito anche Trecastelli.
Un’adesione che la maggioranza ha imposto ai cittadini di Trecastelli senza un legittimo confronto democratico e che comporterà, stante quanto deciso dalla conferenza dei capigruppo, il conferimento dei servizi di polizia locale, servizi sociali e suap, tutti già in convenzione.
A fronte di tale improvvida decisione, Trecastelli si spoglierà di diretti poteri decisionali con riferimento a tali servizi, demandando ogni futura decisione al consiglio dell’Unione ed alla relativa giunta, ossia ad organi non eletti dai cittadini.
Il Comune di Senigallia detterà le future regole, ossia le scelte politiche dell’Unione “Le sue scelte di sviluppo del territorio e le scelte organizzative dei servizi, vedranno giocoforza il Comune di Senigallia quale motore strategico e soggetto giuda dell’Unione” così par. 8 Studio di Fattibilità.
La scelta politica imposta dalla maggioranza in quota al partito democratico cestina, di fatto, tutti i buoni propositi che hanno animato la nascita della fusione, tradendo tutto l’elettorato che ha legittimamente creduto in un progetto virtuoso e ampiamente sostenibile.
Le scelte collaborative con altre realtà amministrative, fanno parte di un percorso di governo del territorio e della comunità lungimirante, ma la costituzione di un nuovo ente locale di tale portata, peraltro non supportato da precisi dati empirici (la convenzione relativa alla polizia locale non ha portato i risultati auspicati ed i dati relativi alla gestione associata dei servizi sociali sono piuttosto nebulosi…) trascende ogni prevedibile scenario e svilisce la nostra comunità ancora in fase di rodaggio.
Preso atto di quanto sopra, l’auspicio è che Trecastelli, senza cavalcare l’onda del disfattismo politico, faccia sentire la propria voce all’interno della costituenda Unione e sia ben vigile, ponendosi come primo obiettivo la tutela della propria comunità e la rinegoziazione del recesso dall’Unione attraverso la modifica dello statuto, che vede i Comuni recedenti immotivatamente penalizzati sotto il profilo economico.
Certo, non possiamo pretendere che a ciò vi provveda chi ci ha portato alla deriva, ma sono sicuro che il giudizio degli elettori, che presto saranno chiamati a scegliere tra le ragioni di Trecastelli e le ragioni di un partito oligarchico e senza consenso, sarà impietoso.
Nicola Peverelli-Trecastelli ai Cittadini
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