Valmisa
Versione ottimizzata per la stampa

Ostra Vetere: “…Il Re deve vederli” leandro Memè e Gabriele Autizzi in mostra

653 Letture
commenti

Ostra Vetere“… Il Re deve vederli”, un titolo che racchiude l’essenza della mostra, che vede protagonisti lo scultore Leandro Memè ed il grafico design Gabriele Autizzi, che esporranno le loro opere da sabato 23 agosto a lunedì 1 settembre ad Ostra Vetere nel Chiostro a piano terra dell’ex Palazzo Marulli nell’affascinante cornice del centro storico.


Nel cuore di Ostra Vetere, nel palazzo ove ha sede il Museo-Piancoteca, la Biblioteca-Emeroteca, l’Ufficio Iat ed altre sale espositive che ospitano la Mostra sui segreti della medicina antica, Leandro Memè e Gabriele Autizzi fanno dono di sculture e di immagini grafiche originali, curiose ed uniche nel loro genere, che possono essere ammirate a partire dalle ore 18 da sabato 23 agosto (inaugurazione della mostra) a lunedì 1 settembre.

La presentazione della mostra e delle opere dei due artisti è contenuta in un depliant, che ospita le note caratteristiche sia di Memè che di Autizzi. Il primo lavora con il legno e dal legno riesce a creare sculture che “diventano poesia composta da nodi, rami e tronchi. Leandro è il traduttore rumoroso di versi scritti da Dio, il quale li ha ben nascosti nel cuore di tutti gli alberi. Non a tutti il Creatore ha fatto dono della capacità di leggere le rime legnose: gli “eletti” a questo meraviglioso compito si chiamano “Scultori” ovvero artisti che scrivono con lo scalpello la nuova forma di vita, cui invece la natura li aveva preposti… da alberi a magnifiche opere d’arte!”

Il secondo è un artista “nato nella marca – si legge nella nota a lui dedicata – millanta anni or sono: questa è la sua seconda reincarnazione. Vice e lavora nei limitrofi territori del pianeta terra meglio conosciuto negli spazi siderali come luogo finito nell’infinito. Gabriele Autizzi è famoso per i suoi scherzi e perché possiede due dadi, un ciclomotore spento e sette incisivi originali. L’ottavo è Enrico! Appare su internet perché mira alla fama ed alla immortalità cibernetica. Per l’occasione ha coniato questi versi destinati ai navigatori dell’autostrada telematica: “Io su internet ci vado come mi pare e piace tanto mia madre non lo verrà mai a sapere perché lei alla televisione guarda solo beatiful”.

dal Comune di Ostra Vetere

Redazione Valmisa
Pubblicato Lunedì 18 agosto, 2008 
alle ore 17:43
Come ti senti dopo aver letto questo articolo?
Arrabbiato
In disaccordo
Indifferente
Felice
D'accordo
Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Valmisa.com e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!