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“Non lasciamoci prendere dallo scoraggiamento di fronte alle difficoltà

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Vescovo Orlandoni
Pubblichiamo la lettera che il Vescovo Giuseppe Orlandoni ha inviato a Mons. Umberto Mattioli Arciprete-Parroco di Corinaldo all’indomani della seconda Visita Pastorale nella cittadina.

Caro Monsignore,
a distanza di qualche tempo da quando nei giorni 12 – 18 aprile 2008, ho avuto il piacere e la gioia di compiere la mia seconda Visita Pastorale nella comunità di Corinaldo mi premuro a condividere conte e con i tuoi collaboratori le mie impressioni e considerazioni.
Anzitutto desidero esprimerti la mia gratitudine per la tua fraterna cordialità e soprattutto per il tuo impegno pastorale, che certamente non è facile nè leggero, dovendo rispondere alle molteplici esigenze di una comunità articolata in diverse Cappellanie e radicata in solide tradizione.
Durante i giorni della Visita sono stato lieto di incontrare diverse realtà di codesta cittadina. Ringrazio il Sig. Sindaco e l’ Amministrazione Comunale per l’accoglienza che mi hanno riservato. Allo stesso tempo ringrazio e saluto tutti i collaboratori della parrocchia che condividono l’onore e la fatica dell’ annunio del Vangelo per costruire una comunità che rispecchi i lineamenti del Corpo mistico di Cristo.
Come è noto, questa mia seconda Visita pastorale aveva lo scopo precipuo di promuovere la comunione, la collaorazione e la corresponsabilità, facendo perno sugli organismi di partecipazione ecclesiale quali il Consiglio parrocchiale pastorale e il Consiglio parrocchiale per gli affari economici.
Nel conglatularmi per la presenza di tali organismi, formulo l’auspicio che i medesimi vengano sempre pù valorizzati come luoghi in cui si dialoga, ci si confronta e e si decide insieme, corresponsabilmente, sulle scelte da compiere e sui cammini da intaprendere. Anche per la comunità di Corinaldo, che è ricca di risorse e capacità operative, vale il principio, richiamato ultimamente dai Vescovi italiani, che "nessuna parrocchia può considerersi autosufficente". Mi permetto permetto pertanto di raccomandare una collaborazione sempre più stretta tra Corinaldo e Castelleone di Suasa in modo auspico un rafforzamento della collaborazione all’interno della stessa Vicaria Di Corinaldoattraverso incontri tra i confratelli che servono ad alimentare i vincoli di amicizia fraterna e particolarmente a programmare le scelte e le iniziativein vista di un "cammino fatto insieme" e cioè di una pastorale integrata.
E’ precisamente in questa dimensione della pastorale integrata che dovremmo affrontare le sfide del mondo d’oggi, in particolare il problema dei giovani e delle famiglie, problemi che esorto a tenere sempre vivi, riservando ad essi un’attezione prioritaria in stretto collegamento con gli indirizzi e i sussidi della Diocesi.
Caro Don Umberto, non lasciamoci prendere dallo soraggiamento di fronte alle difficoltà e alla faticadel ministero in questo mondo che cambia. Mettiamo tutta la nostra fiducia nel Crocifisso risorto: la Chiesa è sua, è il suo corpo, la sua sposa. Certamente il Signore non ci abbandona.
Rinnovando i sensi della mia più viva gratitudine per il tuo ministero in codesto particolare angolo della vigna del Signore, ti saluto fraternamente e ti benedico di cuore. Allo stesso tempo ringrazio e benedico i Confratelli diocesani e i religiosi di Corinaldo che ti affiancano nella cura pastorale, condividendo con te ansie e speranze apostoliche. Vorrai estendere il mio grato saluto e la mia benedizione anche agli altri collaboratori e a tutti i parrocchiani di codesta cara comunità. Che S. Maria Goretti interceda per tutti.

Redazione Valmisa
Pubblicato Mercoledì 23 luglio, 2008 
alle ore 15:57
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