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Ostra: a luglio l’inversione in centro storico, ma già si parla di risarcimento e referendum

"Sopravvivere ad Ostra" lamenta la chiusura della giunta sulle alternative: "Continueremo questa battaglia"

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Veduta di Ostra

I cartelli sono già stati acquistati, a luglio partiremo con l’inversione della viabilità nel centro“. E’ quanto ci siamo sentiti dire dal sindaco Storoni durante l’incontro svoltosi martedì 13 giugno tra l’amministrazione ed il comitato “Sopravvivere ad Ostra”. A nulla, dunque, sono valse le proteste, le migliaia di firme raccolte, le lettere, le preoccupazioni ed anche le proposte da noi presentate.
Ma d’altronde ce lo aspettavamo già.

Ci è stato detto in maniera lampante che il loro intento è quello di disincentivare il traffico all’interno delle mura e che la manovra di inversione dei sensi di marcia dei corsi e della Riviera di Ponente è l’unica strategia perseguibile per raggiungere tale finalità.

Sostanzialmente, abbiamo chiesto maggiore controllo e disciplina del senso civico, con particolare riferimento alla questione dei dischi orari nei parcheggi a tempo limitato: spesso la gente si ritrova a parcheggiare anche laddove non dovrebbe, non tanto per provare il brivido di essere multata, ma più semplicemente perché trova gran parte dei parcheggi già occupati.

Considerati i “notevoli benefici” che la convenzione di Polizia Locale tra i Comuni di Ostra, Ostra Vetere e Trecastelli avrebbe dovuto comportare, in realtà ci ritroviamo a non avere vigili a sufficienza che controllino, a piedi, le principali vie del centro storico. Addirittura, quest’anno non sarà nemmeno assunto un vigile per il periodo estivo, così com’era consuetudine fare. Pertanto, quello che è un problema di organico dell’amministrazione, sta diventando un problema di tutti. Come risolverlo? Limitando il traffico in centro, cosicché risulti vera l’equazione per cui “meno auto = meno controlli”.

Altra motivazione riportata in delibera quale giustificazione all’operazione di inversione, è la diminuzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico al fine di tutelare il patrimonio storico e artistico, preservando così anche la pavimentazione. Abbiamo chiesto dati certi su questo presunto smog, suggerendo che venisse condotta un’indagine in tal senso, prima di avviare la sperimentazione.
Ma anche questo suggerimento è rimasto inascoltato, così come la possibilità di chiusura serale dei due corsi per tutto l’anno, con la possibilità di gestire e modificare l’orario di chiusura in base ad eventuali esigenze, manifestazioni o altro sia in Piazza dei Martiri che lungo altre vie del centro.

Bocciata anche la nostra proposta di istituire degli stalli di sosta nelle vicinanze delle attività più critiche con parcheggi a tempo o eventualmente con stalli ottenuti con concessione del suolo pubblico da riservare ai singoli esercizi commerciali. Questa soluzione avrebbe permesso agli esercenti, mediante pagamento di un canone annuo al Comune, di riservarsi dei parcheggi per i loro clienti, “vigilando” sulla corretta gestione degli stessi.

Dopo un’ora e mezza di discussione, abbiamo dovuto prendere atto che non c’era alcuna possibilità di compatibilità tra le nostre richieste e le esigenze della giunta già espresse in delibera. La sensazione è stata che, nonostante l’apparente apertura a nuove idee, l’Amministrazione non stesse chiedendo un progetto alternativo all’inversione, bensì dei suggerimenti che avallassero o modificassero di poco, quanto già da loro deliberato. Da parte nostra, persisterà l’impegno nel continuare questa battaglia, tant’è che abbiamo già presentato una richiesta di risarcimento di tutti i danni sia a titolo di lucro cessante per il minor introito che tale scelta produrrà alle attività commerciali, sia a titolo di deprezzamento che gli esercizi subiranno a titolo di avviamento da questa delibera, per poi proseguire con ogni possibile manifestazione di protesta. Inoltre, come abbiamo già avuto modo di dire all’amministrazione, è nostra intenzione promuovere un referendum abrogativo, l’unico strumento di esercizio della sovranità popolare in grado di dare voce a tutti i cittadini che potranno così esprimersi liberamente a favore o meno del progetto di inversione della viabilità cittadina.

 

dal Comitato “Sopravvivere ad Ostra”

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