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Terremoto, aiuti e necessità: incontro a Serra de’ Conti

L'iniziativa, a cui è inviato anche il capo della Protezione Civile Curcio, si terrà sabato 17 giugno

Crolli causati dal terremoto del 26 e 30 ottobre 2016 nel maceratese

Imparare dall’esperienza: questo è l’obiettivo dell’incontro che si svolgerà a Serra de’ Conti sabato 17 giugno, dalle ore 10 alle 13, presso la sala Italia nella sede municipale.
Un evento a cui sono invitati il Coordinatore nazionale della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il Presidente regionale dell’Anci e Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, il Dirigente regionale David Piccinini, insieme ai Sindaci di Fabriano, di Amandola, di Monsampietro Morico, di Castelsantangelo sul Nera, di Castelvecchio Calvisio, di Cavezzo, di Polesine Zibello e di Arcevia.

Un confronto inedito e un’occasione utile per capire più a fondo le necessità concrete dell’emergenza, insieme ai protagonisti di momenti drammatici già vissuti, recentemente e meno recentemente, dalle comunità locali in diverse realtà regionali italiane. Per affrontare con maggiore preparazione le problematiche reali anche attraverso nuovi percorsi formativi per i gruppi comunali di protezione civile, per le associazioni di volontariato e gli amministratori comunali ma anche per le categorie economiche e sociali, per le imprese e le attività commerciali, ecc., con l’obiettivo di una formazione permanente, di una crescita collettiva e di una maggiore consapevolezza diffusa da parte di tutti i cittadini.

Questa giornata di racconto delle “criticità vissute” dai Sindaci è particolarmente rivolta al volontariato di protezione civile delle valli del Misa e Nevola e dell’intera Provincia di Ancona, ai consiglieri comunali di tutti i Comuni interessati, ai rappresentanti dell’associazionismo di categoria, culturale e sociale, alle istituzioni scolastiche, alle forze politiche e a tutta la popolazione, affinché si collabori fattivamente e si contribuisca insieme ad affermare e sviluppare una cultura dell’emergenza e della formazione all’emergenza più avanzata ed efficace nei nostri territori. Non basta infatti “essere in regola” con i piani di protezione civile e con la documentazione amministrativa, occorre la partecipazione attiva di tutte le componenti interessate e un’informazione capillare che raggiunga l’intera comunità.

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