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Ancora ignoti gli indici di vulnerabilità sismica a Trecastelli

Peverelli e Fattori: "Come si possono programmare nuovi interventi senza conoscere lo stato degli edifici esistenti?

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Comune di Trecastelli, municipio di Ripe

Solo nel 2018 verremo a conoscenza degli indici di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici presenti sul territorio di Trecastelli. In questi termini si è apertamente espressa l’attuale amministrazione pur essendo a conoscenza (così immaginiamo…) che il nostro territorio comunale è stato classificato dalla Regione Marche come “zona 2” ossia ove possono verificarsi forti terremoti (ultima classificazione del marzo 2015).

Questo quadro di sconcertante incertezza lascia profondamente perplessi.
Il problema riguarda la programmazione adottata dall’attuale amministrazione che vede come perno centrale la realizzazione della nuova scuola a Ripe (importo stimato € 2.400.000,00) e la realizzazione del centro unico di cottura (€ 540.000,00). Un’aggravante di non poco conto!

La normativa di settore risale al 2003 ed impone agli enti locali proprietari degli edifici scolastici di individuare gli indici di vulnerabilità sismica. Allo stato dell’arte tali indici costituiscono un inquietante arcano e riteniamo inaccettabile che si debba attendere più di un anno per programmare eventuali interventi che costituiscono una evidente priorità!
Quindi, pur non conoscendo l’effettivo stato di sicurezza degli edifici scolastici esistenti e frequentati dai nostri alunni si progetta e si programma il nuovo.

Ci domandiamo: ma se gli edifici esistenti necessitassero di lavori di adeguamento sismico il nostro Comune sarebbe in grado di farvi fronte visto che le richieste di finanziamento relative all’edilizia scolastica hanno interessato solo la realizzazione della nuova scuola?
E perché mai l’attuale amministrazione non ha valutato di accedere, come peraltro effettuato da altre amministrazioni, al piano di investimenti Inail per l’edilizia scolastica in forza del quale la nuova scuola di Ripe (o preferibilmente la ristrutturazione della storica Secchiaroli) sarebbe costata al nostro Comune “zero” euro, salvo la corresponsione ad Inail di un modico canone locatizio con diritto di riscatto della proprietà dell’immobile all’esito del pagamento?

Comprendiamo che la realizzazione di una nuova scuola produca maggiore “appeal” sugli elettori ma programmare significa stilare una scala di priorità facendo i conti con le disponibilità di bilancio. Quindi, sul tema della sicurezza scolastica siamo colpevolmente indietro e questa amministrazione non sta dando dimostrazione di voler in tal senso attrezzarsi!

 

da Nicola Peverelli
e Giuseppina Fattori

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