Castelleone di Suasa: posto sulle mura il “Mascherone”, via al periodo di Carnevale
Si rinnova una tradizione che risale all'Ottocento
La mattina di domenica 22 Gennaio, l’Amministrazione Comunale, la Pro Suasa, in accordo con il Parroco, Don Giacomo, hanno organizzato, come è ormai consuetudine, la Benedizione degli animali e delle sementi in onore di Sant’Antonio Abate, sotto una pioggerellina fastidiosa che ha limitato la presenza delle persone.
A seguire il Presidente della Pro Suasa, Fabrizio Sebastianelli, ha deposto sulle mura della piazza Vittorio Emanuele II, il “mascherone”, per dare inizio ufficialmente al periodo del Carnevale.
Il “mascherone” è un’antica maschera in legno che rappresenta, per l’appunto il Carnevale, è conservata nella sede della Pro Suasa e viene appesa alle mura castellane in memoria dell’anziano del paese che, alla fine dell’Ottocento, l’appese, per la prima volta, seguito da un corteo di bambini che cantavano, per ricordare l’inizio del tempo di “ballà, frigge e mascherasse” fino alle Ceneri, giorno in cui il “mascherone” viene riposto.
Ancor oggi si tramanda il testo delle filastrocche recitate per l’occasione, in particolare quando si tirava fuori la maschera per appenderla:
“SANT’ANTONIO DAL BARBO’
TIRA FORA ‘L MASCARO’
SANT’ANTONIO DA LA BARBA BIANCA
SE NON NEVICA POCO CE MANCA”,
il primo giorno di Quaresima, quando la maschera si ritirava:
“È MORTO IL CARNEVALE
CHI LO SEPPELLIRÀ
VINCENZA E MARIUCCETTA
FARAN LA CARITÀ”.
A dimostrazione dell’attaccamento della comunità al “mascherone”, quello esposto è una copia, realizzata dal maestro-artigiano castelleonese Giuliano Sebastianelli, al fine di non rovinare l’originale (foto).
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