Zanzibar: dove mare, cultura e spezie si fondono
Spiagge paradisiache, contaminazioni culturali, piantagioni e paesaggi da ammirare
Perché scegliere Zanzibar come meta del vostro prossimo viaggio? Si potrebbe rispondere: “per le sue spiagge di sabbia finissima, per il suo mare turchese o per il calore del suo popolo”. Tutte ragioni verissime ma dietro questo arcipelago incastonato nell’Oceano Indiano c’è molto di più.
Zanzibar viene solitamente identificata con due isole principali: Unguja e Pemba, anche se l’arcipelago è costituito da circa cinquanta isole, di cui alcune completamente disabitate.
Impossibile rimanere delusi dinnanzi alle spiagge paradisiache ed alle acque cristalline offerte dall’Oceano Indiano. Non a caso si dice che Unguja e Pemba vantino alcune delle distese più belle al mondo. Da Nungwi a Kizimkazi sino a Paje, Mangapwani e Kiwengwa coloro che cercano un paesaggio da cartolina non rimarranno sicuramente delusi. Oltre al relax l’arcipelago non è certo avaro di attività e sport: pesca e snorkeling su tutte. Imperdibile un’escursione all’isola di Pemba, raggiungibile attraverso una suggestiva traversata a bordo di una tradizionale barca, chiamata “dhow” nella lingua locale: i fondali mozzafiato vicini alla costa dell’isola sapranno sedurre anche i sub più esperti.
Tra le attrattive preponderanti ci sono senza dubbio le piantagioni di spezie (l’arcipelago è stato ribattezzato dai nativi “isola delle spezie”); un tour in queste coltivazioni è una tappa obbligatoria e permette di ammirare le piantagioni e le fattorie, nonché di godere della vista di paesaggi che non hanno eguali.
A rendere Zanzibar un posto unico al mondo è la sua storia fatta di contaminazioni ed intrecci culturali: nell’isola si sono fuse numerose culture (arabe, persiane e bantu); non solo, la frenetica attività commerciale che caratterizza da sempre l’isola l’ha resa un ponte gettato tra Medio Oriente ed India fino ad arrivare persino in Cina. Ed ancora: l’arcipelago è uno dei luoghi più rappresentativi della cultura swahili, la cui lingua fu a lungo quella predominante negli scambi commerciali fra Asia ed Africa, e tuttora svolge il ruolo di lingua franca in gran parte dell’Africa orientale.
L’arcipelago è facilmente raggiungibile grazie ad una fitta rete aerea che collega questo paradiso alla terra ferma: i voli per Zanzibar sono numerosi e dislocati nei principali aeroporti italiani: (Verona, Milano, Roma e Bologna). Non vi resta che preparare la valigia e prenotare il vostro angolo di paradiso speziato.
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