Street food made in Sicily: in giro per Palermo
Panelle, arancini di riso, "stigghiola", sfincione, calia e simenza, infriulate, calzoni, sfoglie, cannoli, cassate: c'è da diventare... sazi!
Una delle – innumerevoli! – cose belle della Sicilia è la sua devozione allo street food, il cosiddetto cibo da strada, che, con le sue ricette semplici e sfiziose, fa parte delle abitudini alimentari dei suoi abitanti sin dall’antichità. Questa particolare tradizione sembra infatti affondare le sue radici addirittura all’epoca dei Greci.
Nel corso del tempo, la pratica del cibo da strada si è evoluta, con la nascita di miriadi di locali, bancarelle e chioschi, che oggi, a prezzi irrisori, consentono di consumare le delizie più prelibate della gastronomia siciliana: panelle, arancini di riso, “stigghiola” (trippa), sfincione (pane pizza ricoperto di salsa di pomodoro e caciocavallo), Calia e simenza (ceci e semi di zucca), infriulate (pagnotte ripiene di salsiccia e bietole), fritturiedda di pesce, calzoni, sfoglie, cannoli e raviole dolci… – giusto per fermarci ai principali protagonisti.
E se la Sicilia tutta è una mecca dello street food, Palermo, in particolare, è una delle prime città al mondo per il cibo da strada: prima di lanciarvi su Yalla Yalla a caccia di last minute per la Sicilia, non dimenticate di segnarvi questi indirizzi.
Rosticceria La Romanella, via Giacomo Leopardi 12 – Dal 1972, questo è un must per gli amanti degli arancini rigorosamente made in Sicily. È qui infatti che si possono degustare alcuni fra i migliori arancini di riso in città, nelle formule classiche – ragù, piselli e caciocavallo oppure dadini di prosciutto cotto e mozzarella – e nelle varianti della casa – braciola, romanella ed albanese – entrambe assolutamente da provare. Il locale, di piccole dimensioni e sempre molto affollato, attira i curiosi con una vetrina in cui sono esposti arancini e altre delizie street siciliane, cucinati, ma faremmo meglio a dire fritti, sul momento.
Antica Focacceria San Francesco, via Alessandro Paternostro 58 e via Camillo Benso Cavour 133 – Dal 1824, una delle migliori gastronomie della provincia. Il locale si caratterizza per i suoi ambienti minimal-retrò e per la presenza di diversi posti a sedere, che offrono ai visitatori la possibilità di consumare in tutta calma piatti come panelle, arancini, sfincioni, caponata, sarde a beccafico, involtini di melanzane, cannoli, cassate e molto altro. La specialità della casa è in questo caso il “Pani ca’ meusa”, un panino al sesamo farcito con ricotta fresca, sottili fettine di milza e polmone, e Ragusano DOP. I vegetariani non hanno ragione di disperare: possono infatti buttarsi tranquillamente su prelibatezze come la Moffoletta Ballarò – focaccia palermitana con mozzarella di bufala, ricotta fresca e rucola – e la Moffoletta Borgo – focaccia palermitana con mozzarella, pomodoro a fette, basilico e pepe.
Antico Caffè Spinnato, Via Principe di Belmonte 107/115 – Nel cuore della Palermo ottocentesca, questo storico caffè è uno dei luoghi più amati per le colazioni a base di spremuta, latte di mandorla, caffè, accompagnati dal meglio della pasticceria siciliana: brioche, cannoli, cassate e raviole dolci sono solo alcune delle prelibatezze a disposizione dei clienti. A pranzo e a cena, il locale offre anche diversi piatti tradizionali, come gli spiedini di pesce spada, la pasta alla Norma e gli involtini di melanzane, mentre durante la giornata, a qualsiasi ora, si possono assaggiare gli arancini al ragù e al burro. I prezzi risultano appena più alti della media, anche per via della location, ubicata a due passi dai due più importanti teatri della città, il Massimo e il Politeama.
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