I genitori ribadiscono: “no” alla mensa unificata a Trecastelli
Il centro unico di cottura dei pasti è "negativo per la qualità del cibo, del tutto inutile e inopportuno". Mercoledì 8 l'incontro
In merito all’ormai nota vicenda dell’unificazione delle mense scolastiche a Trecastelli riteniamo doveroso formulare alcune precisazioni. Innanzitutto basta col far credere che la decisione di unificare ed esternalizzare il servizio di refezione scolastica sia stata frutto di un percorso condiviso con noi genitori.
In qualità di rappresentanti di classe abbiamo appreso la volontà dell’Amministrazione comunale solo per caso, per sentito dire. L’abbiamo appreso addirittura dopo un incontro avvenuto in comune, nel quale gli amministratori ci avevano illustrato le peculiarità positive del menù che sarebbe entrato in vigore il 1 aprile. Ci era stata appena illustrata la bontà e la qualità dei cibi, esposto l’orgoglio per l’eccellenza della cucina delle nostre scuole, l’approvvigionamento delle materie prime “a km 0“, ma ci era stata incredibilmente tenuta nascosta l’intenzione di cambiare radicalmente questo servizio sopprimendo le cucine esistenti nei singoli plessi e creandone una lontana chilometri.
Allo scopo di ricevere delucidazioni e conferme in merito, in qualità di rappresentanti abbiamo chiesto all’Amministrazione un incontro che inizialmente è stato rimandato per impegni del sindaco. Tardando ad arrivare una risposta, ci siamo decisi a sottoscrivere e depositare un documento di diffida in cui affermavamo il nostro netto, deciso e formale dissenso all’accorpamento ed alla esternalizzazione del servizio mensa. Il 7 maggio è stato protocollato il documento ed il 10 maggio alle 17.30 il sindaco ci ha convocato per illustrarci quella che era già una decisione presa, senza fornire però cifre di spesa o dettagli.
Teniamo a sottolineare che letteralmente dall’inizio alla fine di questo incontro noi rappresentanti abbiamo espresso il nostro assoluto disaccordo e la nostra più netta contrarietà a questa decisione ed abbiamo esposto le nostre argomentazioni a sfavore. Perciò è falso affermare che la decisione dell’Amministrazione è stata assunta “dopo essersi confrontata anche con i rappresentanti dei genitori” facendo passare l’idea che noi abbiamo appoggiato e condiviso un percorso che non c’è stato.
Noi genitori riteniamo che il servizio di cui i nostri figli godono attualmente sia la modalità migliore di refezione in particolare per la qualità e la bontà del cibo offerto e che quindi sia altamente squalificante e controproducente modificare un sistema che funziona a livello ottimale e che dovrebbe essere un vanto, anche per la stessa Amministrazione, visto che nessuno dei comuni limitrofi sta offrendo ai suoi alunni un servizio pari al nostro. Se la fusione dei comuni e la nascita di Trecastelli è stata finalizzata alla creazione di un comune nuovo e sono state ottenute risorse economiche per migliorarne i servizi, perché invece di perseguire questo nobile obiettivo ci troviamo davanti ad un taglio dei servizi ai cittadini ed in particolare ai nostri figli che sono i cittadini più piccoli?
In merito alle opinioni espresse sulla stampa precisiamo che noi non condividiamo, ovviamente, il metodo con cui è stata gestita questa delicata vicenda, ma neanche il merito. Nemmeno tra anni e dopo lunghi tavoli di lavoro appoggeremo mai il punto unico di cottura delle mense scolastiche, che riteniamo negativo per la qualità del cibo e del tutto inutile ed inopportuno. Noi genitori non vogliamo assolutamente l’unificazione del servizio cucina delle mense scolastiche. Non ne vediamo la necessità. Se, come afferma l’Amministrazione, le cucine esistenti sono sottoutilizzate e potenzialmente potrebbero preparare 100 pasti in più di quelli che attualmente cucinano ogni giorno, che motivo c’è di creare un centro unico di cottura per aumentare il numero di pasti da produrre? Inoltre è poi vero che tutte le cucine presenti nei plessi devono essere
riadeguate, messe a norma ed hanno attrezzature da sostituire? E tutte allo stesso modo? Noi non ci crediamo e se l’Amministraziuone afferma questo significa che fino ad adesso non avrebbero potuto cucinare i pasti ai nostri figli.
Inoltre nessuno può negare che l’esternalizzazione del servizio comporterà, abbassando i costi, un degrado della qualità del cibo e non un miglioramento come invece intendono farci credere. Faremo tutto ciò che ci è possibile intraprendere per opporci al degrado qualitativo delle mense.
Noi per primi siamo contrari a strumentalizzazioni politiche, che già intravediamo e che potrebbero sorgere in merito a questa vicenda, per questo ci diamo appuntamento mercoledì 8 giugno a Passo Ripe alle ore 21 presso la sala parrocchiale, per un incontro che è proprio tra noi genitori, per concordare quali strategie adottare.
I rappresentanti dei genitori
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