Pet therapy dentro la Casa dell’Ospitalità F. Marulli di O. Vetere. E anche fuori
Quattro (e più) gli incontri fino a settembre per gli ospiti che possono giovarsi della presenza degli animali
Sembra quasi che con l’accostare il mondo animale a quello degli umani si sia voluto accogliere il suggerimento esternato da papa Francesco. E che c’era quindi di meglio se non fondere l’amore che queste bestiole riversano sugli umani facendone tutt’uno con quello di chi da questo sentimento e da questo caldo contatto ne riceve beneficio, non solo fisico?
La Pet Therapy nasce intorno al 1960 da un’idea del dr. Boris Levinson, psichiatra infantile: ebbe la felice constatazione di notare che il prendersi cura di un animale ed in special modo di un cane, portava i bambini a calmare l’ansia, lo stress, la depressione, riversando tutto il loro calore affettivo sull’animale. E da questo accorgimento nei confronti dei bambini, il passo è stato breve trasferendo questa terapia anche nei confronti degli anziani ospiti delle strutture socio assistenziali (quale quella del nostro caso) sia nei soggetti psicologicamente meno reattivi e non sempre ben disposti alle cure mediche tradizionali.
La presenza dell’animale (i cani in questo caso) permette di consolidare sia un rapporto emotivo con l’ospite tramite questa empatia, stabilendo così una specie di canale comunicativo tra ospite-cane-operatore-medico, sia di stimolare la partecipazione attiva dell’ospite: il quale prova il desiderio del ritorno dell’animale vivendone un’interessata e piacevole aspettativa nell’attesa.
Ci saranno, dicevo, quattro incontri tra maggio (il primo dei quali è avvenuto sabato 14 cm) e settembre, ma in verità già un primissimo incontro dei nostri ospiti con i cani “Violetta” di razza golden retriever e “Magnum” un border collie c’è stato lo scorso ottobre direttamente al centro di addestramento cinofilo di Corinaldo. Questi quattro incontri saranno rivolti ad introdurre il corretto avvicinamento con i cani e sostenere le emozioni che la presenza dell’animale suscita negli ospiti con la narrazione del loro vissuto. A ciascun incontro parteciperanno anche due operatori.
Il grazie è d’obbligo a chi ha fatto sì che anche questa terapia entrasse a far parte del prontuario delle attività mediche e non, che la Casa dell’Ospitalità F. Marulli di Ostra Vetere può vantare ad oggi, nella persona del presidente della Fondazione, Sandro Sabbatini.
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