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Perde in borsa: per coprire il buco sottrae soldi ai parenti di Serra de’ Conti

I Carabinieri denunciano una 23enne di origini indiane: documenti e firme false per prelevare indebitamente i contanti

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Carabinieri, 112, gazella, forze dell'ordine

Preleva soldi dai conti correnti dei parenti per coprire un buco di oltre 7mila euro per investimenti online fallimentari. Una studentessa di 23 anni, originaria dell’India e residente a Serra de’ Conti, è stata denunciata a piede libero alla Procura della Repubblica di Ancona dai Carabinieri della Stazione di Montemarciano che hanno ipotizzato nei suoi confronti i reati di truffa, sostituzione di persona, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e uso di atto falso.

L’indagine dei Carabinieri è partita da una segnalazione della filiale di Marina di Montemarciano della UBI-Banca Popolare di Ancona. La giovane si era presentata a vari sportelli della stessa Banca in varie località della provincia di Ancona: le è bastato esibire fotocopie di documenti d’identità intestati a suoi connazionali tutti residenti a Serra de’ Conti, con la sua fotografia sovrapposta a quella effettiva degli intestatari, e falsificare la firma sulle distinte di prelevamento, per farsi consegnare fino a 10.500 euro in contanti. I prelievi sono stati effettuati il 2 marzo a Marina di Montemarciano e Ancona Centro; il 3 marzo presso la filiale di Senigallia e il giorno successivo da altri tre conti correnti di altri cittadini indiani presso le filiali di Jesi e di Angeli di Rosora.

Interrogata dai Carabinieri, la 23enne ha confessato ogni addebito. Si è “giustificata” dicendo che nel mese di febbraio aveva
effettuato – attraverso una PostePay a lei intestata – alcune contrattazioni in borsa su un noto sito internet, che avevano però generato solo perdite. In pochi giorni aveva perso circa 7.500 euro: un buco che aveva creato sul conto corrente dei suoi genitori, collegato alla sua PostePay. Per sanarlo, aveva deciso di sottrarre il denaro a suoi conoscenti falsificando i loro documenti ed effettuando i prelevamenti dai loro conti correnti, dei quali si occupava per la gestione economica; poi aveva versato il denaro ricavato sul conto corrente dei genitori.Ora i genitori si sono impegnati a rifondere le somme indebitamente sottratte ai parenti.

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