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Ostra Vetere: Un pubblico attento per il libro di Renato Farina

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Renato Farina alla presentazione del suo libroNella sala multimediale del Palazzo De Pocciantibus di Ostra Vetere, Renato Farina ha presentato il suo libro sulla vita dell’amico e maestro Don Luigi Giussani. Davanti ad una platea interessata ed attenta, che riempiva la sala conferenze del prestigioso e storico edificio del centro storico di Ostra Vetere, l’opinionista del quotidiano “Libero”, diretto da Vittorio Feltri, Renato Farina ha parlato del “Gius”, come amichevolmente tutti chiamavano il sacerdote di Desio (città natale di Don Giussani e dello stesso Farina), e della storia di un uomo, di un educatore e di un religioso, che resiste nella memoria di tutti.

Un’iniziativa voluta dall’Amministrazione comunale, con in testa il Sindaco Massimo Bello, e dal Centro Culturale “Simona Romagnoli”, la cui presidenza è affidata a Giuseppe Olivetti, e dal movimento di “Comunione e Liberazione” fondato proprio da Don Giussani.

“Un grande maestro e l’educatore – ha sottolineato Farina – che forse più ha influenzato la vita della Chiesa e della società italiana nel corso del Novecento. Don Giussani ha sempre avuto un punto fermo: prendere sul serio il desiderio di felicità dell’uomo, osservarlo come dato di esperienza, valorizzare la ragione per comprenderne la portata e verificare se c’è una proposta che riempia questa attesa di significato. Non in cielo, dopo la vita, ma adesso, almeno come inizio, sperimentato in questo istante.”

Una serata indimenticabile, ma soprattutto una giornata densa di appuntamenti, quella di sabato 29 marzo ad Ostra Vetere, che ha visto non solo l’intitolazione di un piazzale del Santuario di San Pasquale a don Luigi Giussani, ma anche la partecipazione emotiva di quanti hanno seguito, nella loro vita, gli insegnamenti di Don Giussani.

Renato Farina, uno dei suoi allievi più cari, ne ha ricostruito la biografia fornendone un ritratto inedito. Le pagine del libro ricostruiscono la vicenda “dell’uomo ferito dalla bellezza” – così lo ha definito Papa Benedetto XVI° – restituendocelo nella sua intatta capacità di coinvolgere in un’esperienza di amicizia persone diversissime per ceto, cultura e carattere: missionario anche dalla sua tomba, ancora pronto a testimoniare che solo l’incontro con Gesù Cristo oggi è l’unica risposta alle domande del cuore.

dal Comune di Ostra Vetere

Redazione Valmisa
Pubblicato Lunedì 31 marzo, 2008 
alle ore 15:35
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