E’ stato dichiarato in stato di arresto per tentato omicidio il ragazzo 30enne che nella giornata di mercoledì 11 novembre ha colpito con un coltello e un martello il nonno appena uscito dall’abitazione di Corinaldo. Un gesto che lui stesso ha denunciato ai Carabinieri e con il quale ha ridotto in fin di vita il 74enne Giuseppe Manoni, in via Crocefissetto.

Mattia Morganti, poco dopo le 7 di mattina, portandosi un coltello e un martello si è recato presso l’abitazione dei nonni, appena fuori le mura del borgo corinaldese. Ne è nata una discussione a cui ha fatto seguito l’aggressione: prima l’avrebbe colpito con la lama da taglio e poi con il martello causandogli un grave trauma cranico e una emorragia. Infine l’ha lasciato in una pozza di sangue per presentarsi alla caserma dei carabinieri di Corinaldo dove è stato fermato e ascoltato.

Il nonno, 74enne ex impiegato presso l’ospedale senigalliese, è stato soccorso dal 118: è intervenuta anche un’eliambulanza per il trasporto all’ospedale regionale di Torrette di Ancona dove versa in gravissime condizioni e in pericolo di vita.

Il giovane, invece, dopo aver subito l’interrogatorio da parte dei carabinieri di Corinaldo e Senigallia (da cui dipende la stazione locale), è stato ascoltato dal Pm Irene Bilotta e assistito da un avvocato d’ufficio, Stefano Mengucci. Sempre nella giornata di mercoledì 11 Morganti è stato dichiarato in arresto per tentato omicidio a cui potrebbero essere aggiunte le aggravanti come la premeditazione e i futili motivi.
Soffre di disturbi psichici da tempo ed era seguito dal dipartimento di psichiatria oltre che dal Comune di Corinaldo, anche se non aveva mai dato segni, nonostante le continue discussioni, di gesti violenti. Ora si trova nel carcere di Montacuto.