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“Benvenuti ad Ostra Vetere, il paese della cuccagna”

Montenovonostro ironizza sull'arrivo in paese di profughi provenienti dalla Nigeria

Lavori socialmente utili per rifugiati, profughi e immigrati richiedenti asilo

Tutti conoscono, qui a Montenovo, la parodistica canzonetta del dopoguerra, quando la fame mordeva eccome, e che speranzosamente cantava: “Montenòvo è ‘nà cuccàgna / cànta bène chi non màgna / ma chi c’ha la pànza pièna / cànta mèjo ancò’”.

Fantastici quegli anni. E ne ha fatta, di strada, Montenovo da quel tempo. Era arrivata la libertà e il progresso e tutti si davano da fare a sgobbare per un futuro migliore. Che poi è arrivato, per fortuna. Quant’era bello, allora, lavorare e pagare le tasse per avere sempre più servizi. Litigavamo un po’, come in tutte le migliori famiglie, ma poi si andava in piazza a dimostrare di che pasta eravamo davvero. Benevoli buontemponi, che le tribolazioni passate avevano forgiato a dimensione umana, socievoli, benvolenti, pieni di attenzioni fra noi e verso tutti gli altri. Davvero, Montenovo era una cuccagna. Ed è anche durato a lungo, quel periodo, quasi una cinquantina d’anni. Poi la cuccagna s’è un po’ appassita, ma che importa? La speranza di un domani migliore non è mai venuta meno e alle vecchie e nuove difficoltà abbiamo fatto il callo. Ci ha rovinati, è vero, un ventennio sfascista, ma abbiamo superato anche quello e il paese è andato avanti ugualmente. Merito dei montenovesi, parsimoniosi, previdenti, sgobboni.

Né ci saremmo mai lamentati se da qualche anno a questa parte non ci fosse venuta a far visita la crisi che attanaglia il mondo intero. In un mondo che gira, c’era da aspettarsi anche questo. E adesso ci rimettiamo a testa bassa a sgobbare per ricostruire un mondo migliore, affinchè davvero Montenovo sia e rimanga il paese della cuccagna. Anzi, “montenovonostro” ha scelto proprio quella canzonetta un po’ burlona come suo “inno ufficiale”, con la speranza che il messaggio di speranza e buonumore che contiene possa davvero essere ufficialmente adottato da tutto il paese, come inno proprio, come inno alla vita e alla solidarietà. E’ così che prendiamo (ci tocca prendere) per il verso giusto anche il laconico comunicato ufficioso che il Comune ha pubblicato il 24 ottobre: “Ostra Vetere|12 h. Il Prefetto di Ancona Cannizzaro ha comunicato che, avendo l’Agriturismo Brignoni messo a disposizione della Prefettura e dell’Associazione Onlus “Incontri democratici” la propria struttura ricettiva, sono in arrivo, per essere alloggiati, alcuni nuclei familiari di profughi con minori a carico, provenienti dalla Nigeria”.

Ce l’aspettavamo. Non ci risparmia proprio nulla questa sinistra amministrazione comunale. E, come tutti i montenovesi di buon cuore, anche “montenovonostro” assolve ai propri doveri di civiltà, umanità, solidarietà e ospitalità. Di più, incarica, se lo vorrà, il sindaco Memè, primo rappresentante, purtroppo, di questa nostra comunità scanzonata, di portare ai nuovi ospiti anche il nostro più caloroso saluto: “Benvenuti nel paese della cuccagna”.

Commenti
Solo un commento
Mario Rossi 2015-10-28 11:08:05
io penso che, anziché puntare il dito contro la giunta comunale, bisogna prendersela con chi ha messo a disposizione la struttura !!!!! certo, 35 euro al giorno X 40 (?) immigrati sono tanti soldi, e quando c'è da guadagnare sulla pelle degli altri, non si guarda in faccia a nessuno, che sia di destra, sinistra o centro, e voi di Montenovonostro lo dovreste sapere bene !!!!!
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