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Arcevia: Un aiuto alle famiglie

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famigliaIl Comune di Arcevia ha reso noto pochi giorni fa importanti provvedimenti a sostegno delle famiglie, le quali “potranno ottenere contributi per il superamento di situazioni di disagio sociale ed economico e per aiutare tutte quelle mamme, che non possono beneficiare di trattamenti di maternità a carico dell’I.N.P.S. o di altri Enti previdenziali, a far fronte nel modo più sereno possibile all’eventuale nascita o adozione di figli”.

E’ quanto afferma il sindaco di Arcevia, Silvio Purgatori, soddisfatto dell’azione comunale volta a combattere la povertà. Purgatori ricorda quindi ai suoi cittadini che “le domande per ottenere gli eventuali contributi dovranno essere presentate all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Arcevia entro il 7 novembre, con allegata la certificazione I.S.E.E. in corso di validità”.
Nel 2006 le persone che vivevano in situazioni di povertà relativa in Italia erano 2 milioni 623 mila, un dato che oggi non ha subito consistenti variazioni e che mostra una realtà drammatica: 7 milioni 537 mila individui poveri, pari al 12,9% della popolazione italiana. Secondo l’Istat, la povertà relativa è maggiormente accentuata nel Sud d’Italia tra le famiglie più numerose anche se, negli ultimi quattro anni, è rimasta sostanzialmente stabile. La povertà non dipende soltanto dal numero dei componenti famigliari ma è data anche da altre variabili: la presenza di figli minorenni o di anziani, il livello d’istruzione, il profilo professionale, l’accesso o esclusione dal mondo del lavoro e il territorio. Nel Centro-Nord, dove meno del 7% delle famiglie si trova in condizioni di povertà, vive circa il 35% delle famiglie povere. Una situazione allarmante che mostra però una certa tranquillità nelle Marche: qui l’incidenza della povertà relativa è del 5,9% (5,4% nel 2005) contro il 30,8% della Sicilia. Le famiglie con cinque o più componenti presentano livelli di povertà molto alti, ma la presenza di più di un figlio si associa ad un disagio economico ancora più marcato, soprattutto se questo è minorenne. Meno diffusa è la povertà tra le famiglie di genitori soli, tra i single e tra le coppie senza figli di giovani e di adulti (di età inferiore ai 65 anni). “Un recente studio “afferma l’Ass. ai Servizi Sociali del Comune di Arcevia Fabrizio Ferretti” della Caritas Ambrosiana, il “Sesto Rapporto sulle Povertà nelle diocesi di Milano”, ha mostrato le principali cause della fragilità delle famiglie: il ricorso all’indebitamento, la conflittualità intra-familiare e le problematiche dei minori. Sempre più famiglie si indebitano per poter riuscire a pagare mutui o rate, ma anche perchè non hanno la capacità di gestire le proprie risorse economiche e si perdono in vizi di cui non possono fare a meno. I problemi economici, le dipendenze e la mancanza di lavoro portano violenti conflitti familiari che si traducono, molto spesso, in divorzi e in problemi psico-sociali per i minori. Un primo intervento utile, in questo senso, è l’aiuto dato alle famiglie dai piccoli Comuni come Arcevia: un primo importante passo avanti per fortificare la famiglia messa in crisi dalla povertà.

dal Comune di Arcevia
www.arceviaweb.it

Redazione Valmisa
Pubblicato Venerdì 26 ottobre, 2007 
alle ore 15:52
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