Ostra Vetere: Scuola di Alta Formazione Universitaria
“Un’occasione importante ed unica per Ostra Vetere. Avere la possibilità di istituire nel nostro territorio comunale un master universitario legato, tra l’altro alla storia locale, ma anche di interesse nazionale ci inorgoglisce e ci proietta in una dimensione culturale e formativa significativa e di spessore.”
A parlare è il Sindaco Massimo Bello, che guida anche l’Assessorato ai Beni e Servizi culturali, all’indomani dell’approvazione, da parte della Giunta, della delibera per dare inizio all’iter procedurale di istituzione della Scuola di Alta Formazione Universitaria in “Paesaggio, ambiente , beni archeologici e culturali: metodologie e tecniche per la lettura integrata e la gestione del territorio”, che sarà realizzata proprio ad Ostra Vetere, nel prestigioso Palazzo De Pocciantibus, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bologna, in particolare con il Dipartimento di Archeologia della stessa.
Questo progetto nasce dalla volontà, espressa dai due enti, di costruire ad Ostra Vetere non solo un’esperienza formativa di eccellenza, ma anche per valorizzare al meglio il sito archeologico dell’antica città romana di Ostra Vetere, che in questi ultimi due anni sta prendendo corpo nella località “Muracce” di Pongelli, e per il quale il Comune, l’Università e la Soprintendenza hanno siglato, tre anni fa, un protocollo d’intesa per promuoverlo e realizzare in esso una serie di campagne di scavo finalizzate a dar luce all’immenso patrimonio storico da duemila anni sotto terra.
“La Scuola universitaria, che avrà sede naturalmente ad Ostra Vetere, si propone di formare tecnici e operatori – ha detto il prof. Dall’Aglio dell’Università di Bologna – che siano in grado di procedere ad una lettura del territorio che non sia, come avviene ora, settoriale, ma che riguardi tutti quegli aspetti e quegli elementi che entrano in campo nella costruzione delle caratteristiche del paesaggio.”
“Ciò significa – ha aggiunto il docente di archeologia, che è anche uno dei coordinatori scientifici degli scavi nel sito archeologico – prendere in considerazione non solo gli elementi più propriamente “naturali”, ma analizzare anche la successione degli interventi antropici per arrivare a definire le modalità e le interazioni tra ambiente fisico e attività antropica. In tale modo sarà possibile, da un lato, gestire meglio gli inevitabili cambiamenti del paesaggio, facendo in modo che questi conservino le caratteristiche fondamentali di quell’ambito, senza introdurre quegli stravolgimenti che portano a costruire paesaggi non più vivibili, e, dall’altro, proporre progetti di valorizzazione e tutela sia dei singoli beni, sia culturali ed archeologici che naturali, sia del paesaggio in genere.”
La Scuola universitaria sarà a numero chiuso e ad essa potranno iscriversi giovani laureati delle facoltà di Lettere, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze Ambientali, Architettura e Geologia, oltre a funzionari di Enti Locali e altre Istituzioni, liberi professionisti e dipendenti di studi professionali, purché in possesso di lauree conseguite nelle sopraccitate Facoltà.
I corsi dureranno un anno accademico e verranno articolati in tre fasi. Una prima fase propedeutica generale, durante la quale si cercherà di arrivare, attraverso corsi mirati, ad avere una sostanziale omogeneità di preparazione tra i vari iscritti; una seconda fase comune a tutti di approfondimento delle varie tematiche e metodologie di indagine, ed una terza di attività pratica, durante la quale gli iscritti analizzeranno, sotto la guida dei vari docenti, un territorio e proporranno per esso un progetto di valorizzazione.
dal Comune di Ostra Vetere
www.ostravetere.com
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