26 settembre 1997-26 settembre 2007. Ostra Vetere, nel decennale della ricorrenza, ricorda quella tragica pagina della storia italiana, in cui perse la vita Padre Angelo Api (48 anni), Rettore del Seminario dei Postulati ad Assisi. Unico marchigiano che quel giorno, insieme a pochi altri (il seminarista polacco Borowec Zdzislaw, di 25 anni, giunto da pochi giorni al Sacro Convento di Assisi, e due tecnici della soprintendenza ai beni culturali dell’Umbria, Claudio Bugiantella, di 45 anni, e Bruno Brunacci, di 41), persero la vita all’interno della Basilica Superiore di San Freancesco per il crollo del tetto

“Una cerimonia sobria, ma significativa” – afferma il Sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello durante il suo intervento per commemorare Padre Angelo Api, in cui porta anche il saluto del Sindaco di Assisi, con cui Ostra Vetere ha un patto di amicizia, e delle autorità provinciali e regionali.

“Un figlio di questa terra marchigiana – ha aggiunto il primo cittadino – che ad Assisi svolgeva serenamente il suo lavoro quotidiano nella comunità francescana, con l’aiuto di Dio e con la preghiera. Egli insegnava agli altri e a noi, ed alla sua famiglia, ha lasciato il suo testimone ed i suoi valori”.

La cerimonia, che si è svolta nella Chiesa della Madonna della Fiducia a pongelli di Ostra Vetere, oltre al Sindaco, erano presenti: la Signora Orfea, mamma di Padre Angelo Api; i fratelli, le sorelle, i cognati ed i nipoti del francescano scomparso; Don Giancarlo Cicetti, abate parroco di Ostra Vetere; una folta rappresentanza di frati di Assisi con il padre provinciale; padre Giulio Berrettoni di Osimo, amico fraterno di Angelo Api e della sua famiglia; tanti cittadini, amici e conoscenti della Famiglia Api.

Alle ore 11 il Padre Provinciale dei Frati, Padre Berrettoni, Don Giancarlo Cicetti ed i frati di Assisi cominciano a celebrare la Santa Messa ed alle 11,42 in punto il ricordo di Padre Angelo Api con le parole di Padre Berrettoni e del Sindaco Massimo Bello, che consegna alla mamma Orfea un dono di riconoscenza da parte di tutta l’Amministrazione comunale e della comunità di Ostra Vetere.

La Basilica Superiore di San Francesco di Assisi, punto di riferimento del patrimonio artistico mondiale, venne squassata dal sisma. La chiesa, che aveva superato tanti terremoti nei secoli, senza particolari problemi, aveva ceduto forse perché il restauro del tetto, avvenuto negli anni ’50, aveva appesantito la zona soprastante le vele.

Alle 11,42 del 26 settembre 1997 il crollo delle vele provocò la morte di quattro persone: Padre Angelo Api, nato e vissuto per molti anni insieme alla sua numerosa famiglia ad Ostra Vetere, era tra questi. Era infatti in corso, al momento della scossa, un sopralluogo con la presenza di una ventina di persone – tra tecnici, amministratori, religiosi – per valutare i danni causati dal terremoto avvenuto una decina di ore prima (si erano formate alcune crepe). I visitatori, per precauzione, non erano stati fatti entrare. I quattro rimasero sotto le macerie, gli altri, pur intrappolati, riuscirono a salvarsi, uscendo dalla chiesa coperti di polvere.

Le immagini di quel crollo, ripresi in diretta dalla telecamera di un operatore di ”Umbria Tv”, Paolo Antolini, fecero in poche ore il giro del mondo. Il sisma provocò il crollo di tre vele, con 180 metri quadrati di affreschi, compresi il San Matteo dipinto da Cimabue, e il San Girolamo, attribuito a Giotto giovane – sbriciolati in 300.000 frammenti.

dal Comune di Ostra Vetere
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