Mostra Fotografica di Giorgio Pegoli ad Ostra Vetere
Domenica 3 dicembre alle ore 17, in uno dei locali del prestigioso Palazzo De Pocciantibus di Ostra Vetere verrà inaugurata una mostra fotografica di Giorgio Pegoli dal titolo “Le Urla del Silenzio. Dal Vietnam all’Iraq. I Reportage”, che rimarrà aperta fino al 7 gennaio dalle ore 16,30 alle ore 19,30.
Giorgio Pegoli, giornalista pubblicista e Cavaliere ufficiale della Repubblica Italiana per i servizi giornalistici di guerra nel mondo, è nato nel ’38 a Montignano, frazione alta e nobile di Senigallia, ove a dieci anni era già fotoamatore.
Da piccolo scoprì che la fotografia è una realtà riflessa attraverso una scatola magica e rimane nel tempo. “La foto immortala – ha detto in più occasioni il fotoreporter – un momento di vita e senza di essa, mancherebbe il ricordo del passato che diventa quasi irreale, senza tempo.” Con il passar del tempo, Pegoli è attratto dalla presenza fisica delle persone e diventa partecipe dei loro drammi e delle loro gioie.
Nel 1975, il contatto con le grandi Case Kodak, Agfa e le agenzie fotografiche lo portò ai primi reportage in Italia e in Europa. Con le foto documentava un mondo che scompariva, come Il Nostro Sud, le feste e il folklore del Carnevale veneziano e la campagna del Paesaggio marchigiano, i cromatismi del Mare, colori e sensazioni.
Nel 1978 conobbe il primo fronte vivendo gli ultimi momenti di guerra in Vietnam; da allora fu sempre in prima linea in ogni parte del mondo, documentando il dramma dei civili, la sofferenza e desolazione dei più deboli. Un sesto senso, un presentimento lo avvisa, qualche secondo prima, che qualcosa sta succedendo; Giorgio riesce a fissare nelle foto momenti irripetibili e impercettibili: il volo di un elicottero e un bambino che scappa, una bimba fra i carri armati, un piccione che si posa; anche nei documenti più drammatici traspare un delicato senso di poesia. E il fotografo non ha dimenticato quei momenti, ricorda anche i rumori, gli odori, la paura, tutta quanto gli fa rivivere quei fatti. Pegoli, quando torna dai fronti di guerra ricostruisce la serenità interiore e si dedica alla ricerca delle radici storiche locali, raccoglie le foto di vita quotidiana, i ricordi delle famiglie di Senigallia, viaggia con il pensiero alla ricerca delle propria identità. Come una ricarica, un antidoto per non cadere nella malinconia. Il passato lo ritempra, dopo tanti orrori quotidiani, rivede i luoghi che ha conosciuto da bimbo, gli sembra di sentire la voce di quelle persone che non ci sono più.
I luoghi dei reportage: Vietnam (1978) – Germania est (1978) – Brasile (1981) – Canarie (1982) – India (1984) – Nepal (1985) – Perù (1986) – Cina (1986) – Ciad (1987) – Nicaragua (1987) – Laos (1988) – Cambogia (1988) – Salvador (1989) – Libano (1989/90) – Romania (1990) – Iraq, la Guerra del Golfo (1991) – Giordania (1991) – Palestina (1991) – Israele (1991) – Croazia (1991/92) – Russia (1992) – Bosnia (1993/96) – Ucraina(1993/94) – Russia (1994) – Albania (1995) – Polonia (1995) – Pakistan (1996) – Cecoslovacchia (1996) – Afghanistan (1996) – Albania (1997) – Kosovo (1999/ 00) – Afghanistan (2002) – Afghanistan (2003) – Kosovo (2004) – Iraq (2004).
Giorgio Pegoli iniziò a partecipare ai concorsi come fotoamatore, prima quelli locali, poi regionali e infine internazionali. Tra gli anni ’60 e ’70 si meritò 250 premi. Nel 1994 partecipò al “Mystfest” di Cattolica, gli fu riconosciuto il premio reporter dell’anno e con le sue foto fu pubblicato il libro “Per non dimenticare … mai”. Le mostre fotografiche consentono al pubblico di conoscere mondi lontani e fatti importanti, guerre dimenticate.
Le numerose esperienze sul campo che lo hanno visto giornalista e reporter, si sono concretizzate in numerose mostre tra cui indichiamo le più recenti.
”Per non dimenticare….mai” Cattolica Agosto 1994, “Infanzia cancellata dalla guerra”, urla nel silenzio in collaborazione con il Comune di Senigallia al Centro Sociale di Marzocca, ottobre/novembre 2005. “Bambini nelle guerre dei grandi”, alla Mole Vanvitelliana di Ancona, dicembre/gennaio 2006. Dal 1965 conduce ricerche sui Caduti e dispersi del fronte Russo documentandosi anche tramite contatti diretti con le loro famiglie In archivio ha 30.000 immagini tra negativi a colori e in bianco e nero e può vantare numerose collaborazioni con editori, da Rcs Rizzoli Corriere della Sera a Venerdì di Repubblica a Forum Edictor a Sermig di Torino.
dal Comune di Ostra Vetere
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