Conigli, un sindaco chiaroveggente che costa parecchio ai cittadini di Trecastelli
I dipendenti del Comune di Trecastelli sono 27 di cui ben 7 istruttori direttivi. Volontà dell’amministrazione è di assumere un funzionario direttivo all’ufficio tecnico e due nuovi vigili, oltre al vigile assunto con mobilità. Il costo complessivo dell’operazione si aggira attorno ai 130-140 mila euro l’anno, soldi che possono anzi dovrebbero essere risparmiati.
Infatti la fusione annovera tra i diversi obiettivi anche quello del risparmio sul personale: oculatezza avrebbe voluto che attraverso una riorganizzazione e formazione interna, i tre vigili potevano essere reclutati tra gli attuali dipendenti mentre per il funzionario direttivo è da tempo che ne denunciamo l’inutilità visto soprattutto che all’ufficio tecnico sono già in 5 (non sono pochi!). Ma se è miope la scelta di una figura come quest’ultima, ancor più miope e grottesca è la procedura che ha portato all’individuazione del tecnico che dal 2 gennaio prenderà servizio.
Il bando per reperire il professionista prevede una selezione pubblica con procedura comparativa, procedura che dovrebbe garantire, predeterminando criteri certi e trasparenti, una valutazione attenta dei curricula anche nel rispetto dell’art. 97 della Costituzione, ma nel bando non vengono menzionati criteri oggettivi di valutazione. Concorrono in 6: un ingegnere, quattro architetti ed un architetto pianificatore. Per chiarezza è necessario aggiungere che l’ingegnere può ad esempio firmare progetti architettonici, progetti strutturali, impiantistica, svolgere direzione lavori di diverso genere e un architetto i progetti architettonici e i calcoli strutturali.
E che fa il sindaco Conigli? Sceglie l’architetto pianificatore. Per inciso l’architetto pianificatore non può firmare progetti architettonici tantomeno quelli per il calcolo delle strutture. Se di un funzionario direttivo dobbiamo dotarci, almeno che possa assicurare la progettazione interna in modo da limitare il ricorso a professionisti esterni! Invece, grazie al sindaco, per forza sarà necessario ricorrere a consulenti esterni con costi aggiuntivi rispetto al già elevato costo del funzionario direttivo, 60 mila euro circa l’anno. E quindi perché dovremmo spendere questi soldi? Ovviamente nel consiglio svoltosi giovedì 18 dicembre abbiamo chiesto a Conigli le motivazioni che hanno guidato tale scelta visto anche che è stato lui stesso ad accertare le competenze tecniche dei candidati attraverso un colloquio. Non è buffo che sia il sindaco ad appurare la preparazione tecnica invece di una apposita commissione? Ma ancor più buffo è che Conigli abbia risposto di non essere un tecnico, di aver scelto a suo giudizio e di aver percepito… , sì,… percepito… . che la figura individuata potrà soddisfare al meglio le esigenze di Trecastelli. E allora perché il bando, la selezione pubblica, la procedura comparativa se a Trecastelli ci si affida alle percezioni del sindaco?
Vogliamo essere buoni, limitandoci a dire che questa bizzarra interpretazione delle normative ci ha lasciato perplessi.
Vorremmo però ricordare a Conigli che non è chiamato a leggere i tarocchi: altro è il suo ruolo, così come ricordiamo al segretario di essere il garante della legalità. E noi consiglieri di opposizione, caro sindaco, ricordiamo bene che è nostro dovere vigilare sull’operato di chi amministra nell’interesse della collettività: le sue risposte sono state a dir poco ‘lacunose’. Quindi ci rivolgeremo a chi possa far luce sull’intera vicenda, sia sui risvolti economici sia sulla legittimità della procedura.
da Giuseppina Fattori
Gruppo Solidarietà Partecipazione
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